Evacuazione al liceo di Pescara: misteriosa nube irritante provoca caos e ricoveri

18 Ottobre 2025   12:59  

Al Liceo Statale Marconi di Pescara una cinquantina di persone colpite da disturbi respiratori; sacche d’aria analizzate, ipotesi di spray urticante al vaglio.

Al mattino di giovedì è scoppiato il panico al liceo Marconi di Pescara quando, poco dopo l’inizio delle lezioni, studenti e personale hanno accusato lacrimazione, irritazione alle vie respiratorie e difficoltà a respirare a causa di un odore acre che ha invaso i corridoi. Il suono della campanella era da poco risuonato quando è scattato l’allarme e l’intera scuola è stata evacuata. Decine di ambulanze sono giunte in via Marino da Caramanico, e la struttura ha attivato il protocollo per le maxi-emergenze, predisponendo un Posto Medico Avanzato (PMA). Per fortuna, nessun caso grave: sei persone sono state trasportate in ospedale con codice verde.

A occuparsi degli accertamenti è intervenuta la Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (A R P A) che ha prelevato nove sacche d’aria: quattro dei campioni, raccolti in tre aule interessate e nel cortile, hanno già dato esito negativo, ossia nessuna anomalia rilevata nelle condizioni di salubrità. Gli altri cinque campioni sono ancora in fase di analisi. L’assenza di residui composti tossici rafforza l’ipotesi che a scatenare i disturbi fosse uno spray urticante, volatili e difficilmente rintracciabili dopo breve tempo.

La direzione scolastica e le autorità locali, tra cui la Provincia di Pescara, hanno avviato verifiche interne e tecniche. «È probabile che si tratti di una bravata», ha dichiarato il presidente della Provincia, sottolineando la necessità di individuare i responsabili per “evitare il ripetersi di episodi così gravi”.

Testimoni oculari descrivono momenti di grande confusione: «C’era quella puzza forte, gli occhi ci bruciavano, alcuni uscivano piangendo», racconta una studentessa. Anche le famiglie sono rimaste in apprensione: «È successo tutto in un attimo, non sapevamo cosa stesse accadendo», spiega una madre.

L’accaduto pone al centro due questioni fondamentali: la rapidità e coordinazione dei soccorsi – che hanno prontamente evacuato l’istituto – e la necessità di fare chiarezza sulla causa. Pur escludendo al momento una fuga di gas o ammoniaca e non rilevando laboratori pericolosi all’interno della scuola, gli esami dell’Arpa restano in corso per accertare in via definitiva cosa abbia scatenato il malore collettivo.

In attesa del rapporto finale, la scuola rimane chiusa per ulteriori verifiche, mentre studenti e famiglie attendono spiegazioni. Le autorità hanno avviato un’indagine interna e esterna, che potrebbe portare all’individuazione di eventuali autori del gesto e all’adozione di maggiori misure di sicurezza nei locali scolastici.


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