Falso: ex manager Asl Pescara Balestrino a processo

06 Marzo 2012   18:36  

 L'ex manager e un ex funzionario della Asl di Pescara, rispettivamente Antonio Balestrino e Tea Di Pietro, sono stati rinviati a giudizio insieme al responsabile della cooperativa Airone, Carlo di Berardino, con l'accusa di falso ideologico. Lo ha deciso il gup del tribunale di Pescara Gianluca Sarandrea.

La vicenda risale al 2009. Nel mirino l'estensione dell'appalto concesso dalla Asl alla societa' Airone per gestire il centro diurno per pazienti psichiatrici. Nello specifico, secondo l'accusa, Balestrino e Di Pietro avrebbero attestato falsamente i requisiti per fare in modo che l'appalto venisse esteso a quattro posti di semiresidenzialita' del centro diurno per pazienti con doppia diagnosi. Di Berardino e' considerato dall'accusa "il beneficiario e ispiratore della manovra illecita".

L'inchiesta, coordinata dal pm Gennaro Varone, ha preso il via da un esposto dell'associazione Codici riguardante l'interruzione del servizio di assistenza psichiatrica affidato a due dottoresse a cui non era stato rinnovato il contratto. Le indagini sull'oggetto della denuncia hanno poi portato all'apertura di un fascicolo sull'estensione dell'appalto alla cooperativa Airone. Il processo a carico dei tre imputati davanti al tribunale di Pescara prendera' il via il 23 novembre prossimo (giudice monocratico Massimo De Cesare).

Domenico Pettinari, parlando a nome dell'associazione Codici (difesa dall'avvocato Gaetano Di Tommaso), esprime soddisfazione per l'ammissione di parte civile dell'associazione, decisa oggi dal gup, e sottolinea che "l'associazione continuera' a sposare le tesi della Procura fino alla condanna. Fino ad oggi - conclude - la giustizia ha trionfato".


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