Di Matteo, nella conferenza stampa di presentazione della prima "Festa degli abruzzesi nel mondo 2007 " in programma domani a Penne, i tanti progetti che stanno rivoluzionando il rapporto fra la Regione e i propri corregionali nel mondo, ringraziando Razzi per la sua storia. Per quanto riguarda la Feste, saranno da quest´anno diverse "proprio per venire incontro alle diverse esigenze del territorio e agli emigrati che tornano in Abruzzo in momenti diversi dell´estate".
"L´emigrazione da Penne è stata forte – ha ricordato Di Marcoberardino, nella nuova sede della Presidenza Cram di Pescara – e oggi assistiamo a quella di ritorno. Mio padre stesso è emigrato in Belgio. Sono contento della partecipazione dell´onorevole Razzi: un solo operaio in Parlamento è poco, ce ne vorrebbero di più per risolvere i problemi del “paese”.
“Esprimimiamo tutta la nostra gratitudine al Sindaco di Penne e al Presidente del Cram - dice Fernando Di Nicola, vicepresidente e fondatore dell´Associazione - per aver dato alla comunità pennese degli emigranti in Argentina la possibilità di ricordare un caro fratello Sergio, che conoscevo bene, da piccolo. Sono certo che quest´atto contribuirà a far conoscere a tutti i concittadini, e non solo, un fatto che non può e non deve assolutamente essere condannato all’oblio del tempo”.
Razzi ha confessato di scoprire ora l´Abruzzo, “grazie anche a queste Feste degli Abruzzesi nel Mondo sparse sul territorio. Quando ero piccolo, prima di emigrare, non avevo nemmeno la bici”.
Il parlamentare residente nella Svizzera tedesca ha, però, voluto esprimere tutta la sua delusione per non essere stato invitato alla presentazione del documentario “Cara moglia... quando noi eravamo tcinkel”, che verrà presentato proprio domani a Barisciano (Aq), sulle storie degli emigrati in Germania e Svizzera tedesca, dove, invece, il produttore ha preferito invitare solo il senatore Claudio Micheloni, abruzzese di Svizzera pure lui ma in un cantone francese. “Il vero unico ´tcinkel´ sono io – ha tuonato Razzi – ma cosa altrettanto grave è che, trattandosi di una manifestazione sull´emigrazione, il Cram, che pure io rappresento, non è stato invitato” nè menzionato in inviti e comunicati.
L´onorevole-operaio ha, quindi, sintetizzato simpaticamente la sua storia, documentata nel film della Tsi: “E´ stato l´associazionismo abruzzese che mi ha formato alla politica, in un Paese dove ci sono 27mila abruzzesi, anche se non immaginavo di essere eletto con 1.865 voti, stampando i 5.000 santini minimi che m´impose la tipografia, di cui solo mille distribuiti (gli altri sono ancora in soffitta) e spendendo in tutto 1.600 euro: quando rendicontai le spese alla Camera mi chiamò la ragioneria per dirmi che nella mia nota avevo forse dimenticato qualche zero rispetto alle spese folli dei miei colleghi eletti all´estero. C´è un deputato di Forza Italia che ha speso 630mila euro ma io quei soldi, primo non li avevo e se li avessi avuti non li avrei spesi per andare a finire in quella gabbia di matti che è il Parlamento italiano, dove su 630 deputati, pur seunico operaio, non sono l´ultimo: c´è qualcuno che è più fesso di me”.
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