Festival di Venezia 2012, quando il cinema d'autore diventa protagonista

Un'edizione dedicata ai maestri della settima arte

28 Agosto 2012   12:05  

Quello che verrà, sarà un Festival di Venezia 2012 dedicato al cinema d'autore, quello spesso bistrattato dal pubblico in sala,  annoiato da temi poco pop ma che, per chi ama la settima arte, è il vero piatto forte del menù. In quest'edizione, insomma, a farla da padrona saranno i grandi maestri apprezzati dalla critica e già premiati in passato, pronti ad illuminare il Lido con la loro genialità.


Nella selezione ufficiale del Festival di Venezia 2012 troveremo nomi altisonanti quali quelli dei già Premio Oscar Susanne Bier, Jonathan Demme, Robert Redford ma anche registi che quel riconoscimento l'hanno mancato di un soffio come Brian De Palma, Spike Lee e Terrence Malick. Spazio anche a chi dalle parti del Lido ha già trionfato, ad esempio Takeshi Kitano, Mira Nair e Tsai Ming-liang. Non è finita qui, perchè tra gli invitati ci sono anche autori premiati in passato con il Leone d'Oro alla carriera (Marco Bellocchio e Manoel de Oliveira) e sette di loro hanno stretto tra le mani il Leone d'argento. E' questo il caso, ancora una volta, di Marco Bellocchio e Manoel de Oliveira, poi Kim Ki-duk, Takeshi Kitano, Carlo Mazzacurati ed Ulrich Sedl. Un altro premio Oscar, Giuseppe Tornatore, consegnerà il Leone alla carriera al grande Francesco Rosi.


Il Festival di Venezia 2012, poi, non mancherà di omaggiare, nel corso della pre-apertura di questa sera, uno dei migliori autori del cinema italiano, Giuseppe De Santis, proiettando uno dei suoi capolavori, "Roma ore 11". La Mostra, che quest'anno celebra l'ottantesimo compleanno, proporrà inoltre una rassegna di dieci film presentati nelle passate edizioni, accontonando la riscoperta dei b-movie e degli spaghetti western fortemente voluta dal precedente direttore, Marco Muller, e molto amata da Quentin Tarantino. Interessante anche la sezione Venezia Classici, all'interno della quale verranno proiettate le versioni restaurate di titoli a cinque stelle come "Indagini di un cittadino al di sopra di ogni sospetto" (Elio Petri) e "Fanny e Alexander" (Ingmar Bergman). Ad inaugurare questa retrospettiva di film cult arriverà domani al Lido Michael Cimino, che presenterà una delle sue opere più amate ma anche 'mutilate' dalla produzione, "Heaven's Gate".


Il Festival di Venezia 2012, sarà quindi il palcoscenico ideale per i grandi maestri del cinema, che cercheranno di lanciare nuove opere memorabili se possibile evitando le bordate di fischi a cui, più o meno spesso, nella loro carriera sono stati abituati. Attesissimo è il film di Marco Bellocchio, "Bella addormentata", dedicato alla cupa Italia degli ultimi giorni di Eluana Englaro e "Passion" di Brian De Palma, intenso dramma tra ossessioni erotiche e venature di sangue come nel miglior stile del regista. Da non perdere anche "The company you keep" di Robert Redford, tipico esempio di cinema impegnato a stelle e strisce e "Outrage Beyond" di Takeshi Kitano, che torna ad esplorare il tema della yakuza. Da segnalare, infine, due pellicole di grandi registi che mal digeriscono il rapporto con stampa e riflettori come Paul Thomas Anderson e Terrence Malick. Il primo presenterà "The Master", dedicato alla vita di Ron Hubbard, fondatore della setta Scientology, il secondo "To The Wonder", sorpendentemente pronto per l'uscita a pochi mesi dal precedente "Tree of Life" (premiato a Cannes con la Palma d'Oro) e di cui, come di consueto per volontà dell'autore, si sa poco o nulla.


Francesco G. Balzano  


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