Finale d'andata Teramo-L'Aquila 0-1. Vittoria pesante per i rossoblù, ma i giochi restano aperti

09 Giugno 2013   17:45  

Se lo aggiudicano i rossoblù l'incontro d'andata dell'attesissima doppia finale play-off tra Teramo e L'Aquila, il cui ritorno é previsto tra sette giorni.

Disogna però dire che il soffertissimo 0-1 finale con cui gli aquilani hanno espugnato Piano d'Accio non può dirsi giusto, dal momento che la partita l'hanno fatta i biancorossi, che avrebbero ampiamente meritato quantomeno il pareggio per la qualità di gioco mostrata e la mole di occasioni da rete inanellate e mancate durante l'arco della gara.

Nessuna sorpresa nelle formazioni iniziali, con Roberto Cappellacci che sceglie di schierare il Teramo con l'ormai consolidato 4-4-2, schierando De Stefano come esterno destro e dando una nuova opportunità alla coppia doffensiva formata da Olcese e Ambrosini, mentre Giovanni Paglairi opta per mandare in campo L'Aquila con un 4-3-3 marcatamente offensivo, con il tridente d'attacco composto da Infantino punta centrale e da Ciotola ed Improta sulle fasce.

L'andamento della gara, tuttavia, non é stato troppo fedele alle disposizioni tattiche dei due allenatori, poiché il gioco é stato sempre saldamente nelle mani del Teramo, nettamente più propositivo e spregiudicato, mentre L'Aquila si é limitata a limitare le folate offensive degli avversari ed a tentare di ripartire in contropiede.

Le migliori occasioni da gol, infatti, le ha costruite il Diavolo, soprattutto con tiri da fuori area e da calci piazzati, ma un po' per sfortuna, un po' per un paio di grandi interventi del portiere aquilano Testa, non é riuscito a timbrare il cartellino. Per la dura legge del calcio, invece, i rossoblù sono riusciti a segnare praticamente sull'unica occasione da gol di cui hanno beneficiato, al 53' con un colpo di testa di Saveiano Infantino su corner di Carcione.

Dopo la rete aquilana, i biancorossi hanno avuto il merito di non disunirsi e di buttarsi n avanti con uno spregiudicatissimo 4-2-4, mentre i rossoblù, evidentemente paghi del risultato, hanno fatto ricorso al 4-5-1 per il più classico dei catenacci, che ha retto fino all'ultimo dei 4' di recupero.

Il risultato, in sostanza, premia forse oltre i propri meriti L'Aquila, ma di certo non la mette al sicuro in vista del ritorno, poiché se il Teramo sarà capace di ripetere la prestazione di oggi al "Fattori", aggiungendoci magari anche maggiore capacità finalizzativa, ha tutte le carte in regola per ribaltarlo.

 


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