Finale play off, qui L'Aquila. Non è solo una partita, tutta una città coi rossoblù.

Out Triarico. Mega schermo al Castello

15 Giugno 2013   13:01  

A un passo dal sogno. Una squadra, una società, una città intera. Domani L’Aquila scenderà in campo per conquistare la Prima Divisione e, con essa, tutto il Capoluogo d’ Abruzzo. Un sogno chiamato C1 tanto acclamato ad inizio stagione, poi sussurrato, poi quasi svanito, infine così vicino. Ora bisogna solo concretizzarlo. Ma servirà l’ impresa, perché i sogni senza grandi sforzi non sarebbero tali. 

E' quasi finita un' attesa spasmodica per una partita che varrà una stagione. Attesa, tensione, speranza, riscatto. E' pregna di significati l' aria che si respira alla vigilia della finalissima play off L'Aquila - Teramo.

Dimenticato il vantaggio dell’ andata, domani su ogni pallone, in ogni istante, servirà L’Aquila migliore. Quella della semifinale del Fattori, del secondo tempo dell’ Angelini, quella cinica di Teramo. Dritti all’ obiettivo, con l’ umiltà e la concentrazione che è andato predicando da settimane Giovanni Pagliari. Perchè tutto è ancora da compiere e tutto è ancora da giocare.  

Non aiuterà il caldo afoso scoppiato finalmente anche nel capoluogo, al cospetto di un Teramo più fresco atleticamente. Perciò occorrerà la miglior sagacia nel gestire mentalmente la partita e per rispondere colpo su colpo ad un Teramo che salirà al Fattori con il coltello tra i denti e con la forza di chi non ha nulla da perdere. 

Di certo con la spinta dei 4500 (più 500 da Teramo) del Fattori. Domani finalmente caloroso come un tempo ma purtroppo orfano di quelle 2000 persone in più che avrebbero volentieri acquistato un tagliando. In tanti, domani, sicuramente si presenteranno ai cancelli del Fattori senza biglietto, nella speranza del pertugio giusto. Nonostante il maxi schermo che verrà montato nel parco del Castello vicino all' auditorium di Renzo Piano (non più alla Villa) e la diretta televisiva in chiaro di LaQtv. 

Ci saranno le vecchie glorie rossoblù e ci sarà una coreografia degna dell’ evento. A tal fine i Red Blue Eagles hanno più volte sollecitato tutti coloro che hanno acquistato un biglietto di curva ad accomodarsi nel settore da sempre occupato dal tifo più caloroso. 

Sugli spalti sarà la partita di chi è stato a Chieti e Teramo, ma soprattutto di chi è rimasto a soffrire in città con la radiolina all’ orecchio. Sarà la partita di chi ha gioito e sofferto per gli alti e bassi di una intera stagione e di chi si affaccia al Fattori per la prima o la seconda volta. Sarà la partita di chi ha L’Aquila tatuata sul cuore e di chi domani inciterà la squadra solo perché porta il nome della propria città. Sarà la partita di chi ci ha creduto dall’ inizio e di chi insegue l’ evento. Perché domani, su tutto, per L’Aquila non sarà solo una partita. Senza retorica, senza enfasi, senza soliti richiami al terremoto, ma domani per L’Aquila non sarà solo una partita. 

Sembra lo abbiano capito anche i giocatori, in questi play off lontani parenti (in positivo) di quelli visti nel corso del campionato. Non ce la farà l’ esterno Vittorio Triarico, che stamattina ha accusato dolore quando ha provato a sprintare. Petta, invece, sarà sostituito da Ligorio, con Rapisarda di nuovo a destra. Per il resto stesso undici visto all’ opera nei play off. Con Ingrosso e Pomante coppia centrale, Menicozzo e Iannini mezzali e Carcione regista. Classico tridente con Improta e Ciotola ai lati di Infantino, con Ripa e D’Amico pronti al subentro. 

Alessandro Fallocco

 

 


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Giovanni Pagliari
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