Finto matrimonio, a pagamento, per ottenere cittadinanza, nei guai italiana e marocchino

12 Aprile 2013   13:11  

Smascherato il finto matrimonio per ottenere la cittadinanza italiana e, alla falsa moglie, i cinquemila euro promessi dal marocchino sfumano.
I carabinieri della stazione di Campli (Teramo) hanno denunciato due persone, O.M., 46 anni del posto e V.C., di 27, italiana, residente a Montorio al Vomano (Teramo), per concorso in falsita' ideologica.
L'indagine dei militari ha preso spunto da una lettera inviata dalla prefettura al comando stazione dei carabinieri con la quale si chiedeva di procedere al compimento degli atti burocratici relativi alla richiesta di rilascio della cittadinanza italiana presentata dal nordafricano al prefetto.
I militari, pero', anziche' liquidare la pratica subito (il matrimonio era stato contratto nel 2009) hanno avviato una serie di accertamenti scoprendo che, in realta' la donna presa in moglie, non aveva mai messo piede in casa del marito straniero che appena appena conosceva.
Si e' anche appurato che alla stessa erano stati promessi cinquemila euro che sarebbero stati saldati dal marocchino solo dopo aver ottenuto la cittadinanza italiana.
Purtroppo per lei, alla fine, si e' dovuta accontentare di uno scooter del valore di qualche centinaio di euro. Ed alla beffa ha aggiunto anche guai giudiziari.
La richiesta presentata dall'africano di concessione della cittadinanza italiana faceva seguito al permesso di soggiorno che l'uomo aveva ottenuto a suo tempo dalla questura di Teramo in forza del certificato di matrimonio il cui vincolo era stato celebrato davanti al sindaco di Campli dell'epoca.
Per 4 anni le finte nozze hanno retto ed il marocchino e' rimasto in Italia grazie al permesso di soggiorno.
Diritto che ora perdera' come pure oramai e' sfumata ogni velleita' di diventare cittadino italiano e comunitario.


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