Fisiatria: di cosa si occupa e chi la pratica

07 Febbraio 2019   09:29  

Potrà esservi capitato, dopo un infortunio o per problemi di altro tipo, di esservi dovuti sottoporre a un periodo di riabilitazione più o meno prolungato. In questo modo avrete di sicuro incontrato una figura medica importante, anche se forse poco conosciuta: quella del fisiatra, ossia un medico esperto in Medicina Fisica e Riabilitativa. Ma cosa si intende di preciso con questo termine, e di cosa si occupa?

La Medicina Fisica e Riabilitativa (detta anche Fisiatria) è quella branca della scienza medica che segue in particolare quei pazienti che soffrono di disabilità o difficoltà di vario tipo, sia motorie che cognitive. Si occupa, quindi, di quelle patologie del sistema nervoso e del sistema muscolo-scheletrico che possono causare disabilità di varia gravità, proponendosi di curarle o alleviarle. Si preoccupa inoltre di affrontare quello che viene definito come "dolore somatico", ossia la sensazione di sofferenza (acuta e cronica) che accompagna le patologie dell'apparato muscolo-scheletrico.

Le malattie che rientrano nel campo dell’azione della Fisiatria sono diverse. Le più comuni sono quelle a carico del sistema muscolo-scheletrico: patologie o problemi causati da traumi, riabilitazione dopo interventi di protesizzazione, malattie delle articolazioni, ma anche lombosciatalgie e artrosi. Può inoltre occuparsi del recupero funzionale in caso di problemi più impegnativi, soprattutto a carico del sistema nervoso. Si parla in questo caso di disabilità causate da lesioni cerebrali o da un intervento chirurgico, e che comprendono tutta una serie di problematiche che vanno da difficoltà verbali all'incontinenza.

Spesso il fisiatra viene confuso con la figura dell'ortopedico. In realtà, anche se si occupano dello stesso campo, c'è una grande differenza fra le due, che concerne il punto di vista da cui affrontano il problema. L'ortopedico, se lo ritiene necessario, può effettuare interventi veri e propri, quindi trattare la patologia dal punto di vista chirurgico. Il fisiatra, invece, non ha questa competenza: si occupa della prognosi e della diagnosi, e può somministrare terapie farmacologiche o percorsi di fisioterapia, spesso con l'ausilio di un fisioterapista.

Com'è facile intuire, la  Medicina Fisica e Riabilitativa ha un campo di azione ampio, e richiede un bagaglio di conoscenze interdisciplinari, non solo in ambito ortopedico,  ma anche neurologico, reumatologico, otorinolaringoiatrico, respiratorio, urologico e cardiologico. Ecco perché si tratta di una specializzazione importante e di primo piano, non di rado figura di riferimento per un'equipe di professionisti di vari ambiti. Si tratta insomma di una branca della medicina che comprende un gran numero di esperti, e che anche sul web può vantare una comunità ampia e variegata per la condivisione di conoscenze (ne è un esempio il sito medicinafisica.it, che tratta tutti gli aspetti legati a questo ambito medico).

Ma qual è il percorso che porta a rivolgersi a un fisiatra? In molti casi, sarà il medico specialista che indirizzerà i pazienti verso un fisiatra, a conclusione di un percorso di terapie farmacologiche o chirurgiche, per permettergli di recuperare appieno le funzionalità motorie o cognitive danneggiate. A questo punto, l'esperto di Medicina Fisica interverrà utilizzando terapie personalizzate, ricorrendo soprattutto all'esercizio, a terapie fisiche (ad esempio elettrostimolazione o terapie termiche) o farmacologiche, che vanno a formare il programma riabilitativo stabilito per le necessità del paziente.


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