Fondi ex-Giovanardi: il mistero dei sottocriteri che avrebbero truccato le regole del gioco

17 Novembre 2011   14:02  

 Il diavolo si nasconde nei dettagli, e talvolta nei sottocriteri. Come quelli decisi e mai resi pubblici dalla commissione nominata dal commissario Chiodi per l'assegnazione dei  milioni di euro per interventi sociali nel cratere sismico aquilano. Sottocriteri che avrebbero falsato il bando, ha accusato oggi in conferenza stampa l'assessore comunale Stefania Pezzopane, che sembrano fatti apposta, è il forte sospetto dell'assessore, per orientare l'attribuzione dei fondi, e per penalizzare il comune dell'Aquila, oggetto intanto di una vergognosa aggressione da parte dell'oramai ex-sottosegretario Carlo Giovanardi, per il rifiuto, da parte del Comune, ribadisce la Pezzopane, di entrare a far parte di una strana fondazione, ora oggetto di inchiesta giudiziaria e considerata presunto strumento di una tentata truffa.

Le schede dal comune dell'Aquila sono state compilate e inviate per partecipare al bando sulla base di un report sui bisogni sociali realizzato nel 2010 insieme ad 80 associazioni. Relativi a otto progetti tra cui due asili nido, un centro di incontro intergenerazionale a san Bernardino, per riportare vita in centro storico, la ristrutturazione della casa per anziani Ex-Onpi.

Eppure osserva la Pezzopane Chiodi e Giovanardi continuavano incredibilmente a dire che L'aquila non presentava progetti a differenza degli altri Comuni.

Ma a parte questo: arrivate le schede al comitato di valutazione nominato da Chiodi, è stato approvato e ammesso a finanziamento solo uno di questi progetti, quello dell'ex-Onpi. Cosa strana, sottolinea l'assessore, '''perché in base al regolamento del bando eravamo sicuri di ottenere il massimo dei punteggio''.

L'arcano è presto svelato: nel frattempo la commissione valutante ha introdotto sotto-criteri non resi pubblici, cambiando in corso le regole del gioco.

Un esempio: nel bando si attribuiscono molti punti al numero di utenti potenziali della struttura sociali, come ad esempio un asilo nido o un ospizio.

Poi però il sotto criterio introdotto ex-post stabilisce quanto segue: 10 punti vengono dati a quelle strutture che sono potenzialmente a servizio della totalità della popolazione comunale. Solo 5 punti a quelle per un numero di utenti specifici.

Accade dunque questo paradosso: un asilo nido in un piccolo comune, avendo come bacino di utenza l'intero territorio comunale, ottiene il massimo del punteggio. Una identica struttura in quartiere dell'Aquila, dove l'utenza e i bisogni sono di gran lunga maggiori e gravi, non potendosi rivolgere all'intero territorio del Comune, ma solo a quello specifico quartiere o frazione, ottiene la metà del punteggio.

Ma l’assessore Pezzopane ha messo in luce altre ombre. Sarebbero stati premiati i progetti non per la loro cantierabilità, pur trattandosi di costruzioni, come prevede il bando, ma per la celerità di attivazione del servizio.

“La Commissione ha assegnato più punti a un progetto in cui si prevede che il servizio venga attivato velocemente, anche in assenza dell’infrastruttura. Un paradosso, perché il bando stesso era finalizzato alla costruzione di residenze per anziani e bambini.

Ma c’è di più perché tra i sottocriteri, la Commissione stabilisce di ammettere un progetto, anche se la struttura che lo dovrà ospitare non presenta spazi adeguati. Normalmente l’inadeguatezza è motivo di esclusione dei progetti. Immaginatevi un asilo nido con spazi inadeguati. Con i sottocriteri, il progetto è ammesso, però prende zero punti per l’inadeguatezza.

Se la struttura è adeguata i punti assegnati sono solo 4”
Vengono ammessi, inoltre, progetti che non portano la firma dei sindaci (criterio previsto nel bando e che comportava l’esclusione del progetto stesso). Infatti al Commissione con i sottocriteri ha stabilito che i progetti potevano essere sottoscritti successivamente, a sanatoria.
“Tutto questo basta a capire come la Commissione ha agito- afferma Pezzopane- senza contare che uno dei componenti della Commissione, dopo aver affermato all’inizio dei lavori l’assenza di ogni vizio di incompatibilità, successivamente fa mettere a verbale di astenersi su due progetti, in quanto è componente del collegio scientifico della fondazione partner dei comuni proponenti. Di tutto questo chiediamo conto a Chiodi, che ha emanato il bando, nominato la Commissione, approvato la graduatoria e, approvando l’operato della Commissione, ne ha avallato l’operato”.

Il comune dell'Aquila non ci sta e si prepara a fare il ricorso amministrativo per chiedere l'annullamento del regolamento del bando. E annuncia la Pezzopane la vicenda avrà probabilmente anche risvolti penali.

Ciò che fa male, aggiunge l'assessore, che al di là dell'inchiesta giudiziarie in corso, a causa della manifesta incapacità amministrativa, questi fondi sono fermi, come fermi sono gli otto progetti presentati dal Comune dell'Aquila, di estrema urgenza e importanza per disabili, ragazze madri, anziani non autosufficienti.

F.T.

montaggio Marialaura Carducci


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