Fondi ricostruzione sociale, Giovanardi: "Non aspetteremo i comodi della Pezzopane"

"E' difficile capire se l'assessore Stefania Pezzopane straparla per ignoranza o malafede. Impegnata in piccole miserabili polemichette di parte, l'assessore mistifica disinvoltamente fatti e circostanze che riguardano i 12 milioni di euro stanziati il 28 aprile 2009 dal Dipartimento Famiglia della Presidenza del consiglio a favore delle famiglie residenti nei territori colpite dal terremoto. In base all'art.8 c.2 della legge infatti, questi fondi sono finalizzati a costruzione e attivazione di servizi socio educativi della prima infanzia, residenze per anziani, residenze per nuclei monoparentali madre-bambino". E' la replica del sottosegretario Carlo Giovanardi alle dichiarazioni rilasciate dalla Pezzopane ad Abruzzo24ore.tv.

"Tutte le polemiche della Pezzopane - prosegue l'esponente di governo - che indica possibilità di utilizzo di questi fondi contra legem sono spazzati via dall'evidenza del testo legislativo che il Dipartimento intende scrupolosamente rispettare. Ricordo poi, e per non annoiare i lettori rinvio alla cronistoria sul sito del Dipartimento i vani ripetuti tentativi di farmi indicare dagli amministratori dell'Aquila progetti immediatamente realizzabili, ottenendo soltanto dopo pubblici solleciti e conferenze stampa, l'indicazione del progetto Casa ex Onpi su cui abbiamo impegnato la somma di 3 milioni di euro.

Di fronte all'inerzia del Comune sono nate altre iniziative, come la Fondazione presieduta dai due Vescovi alla quale l'assessore Pezzopane il 23 settembre 2010 chiedeva convintamente di partecipare reputando 'strategico e fondamentale attivare ed avviare progetti, azioni di interventi che permettano, da subito di corrispondere alle esigenze e domande espresse dalla comunità locale aquilana'.

Ma la malafede dell'assessore Pezzopane raggiunge il massimo livello laddove contemporaneamente accusa il Governo di ritardare l'utilizzo dei 12 milioni di euro a favore dei terremotati, e nel contempo chiede l'annullamento del bando, che finalmente ha selezionato i restanti progetti da finanziare, usando come argomento quello che i progetti stessi riguardano proprio le finalità cogenti indicate dalla legge e non le sue opinioni.

Se dessimo retta all'assessore l'utilizzo dei fondi sarebbe rinviato alle calende greche, ma - conclude Giovanardi - non abbiamo nessuna intenzione di sottostare al vecchio giochino del 'tanto peggio tanto meglio' perché noi vogliamo davvero bene all'Aquila in maniera del tutto disinteressata".