"Fondi scippati agli aquilani", botta e risposta Acerbo-Gatti

14 Maggio 2010   15:33  

"Dopo una dura battaglia di tutta l’opposizione la stessa maggioranza ha dovuto convenire sul rinvio del progetto di legge dell’assessore Gatti che prevede la partecipazione della Regione Abruzzo alla costituzione della Fondazione "Giovani per l’Abruzzo onlus”.
Come già sostenuto dal sottoscritto - scrive il consigliere regionale di Rifondazione Acerbo - in sede di V Commissione quello ideato da Gatti è un autentico “scippo” ai danni dei giovani aquilani e del cratere.
Il rampante assessore teramano si dimostra davvero spregiudicato nel costruirsi un bel “giocattolo” utilizzando fondi che dovevano già essere stati messi al bando per finanziare progetti dei giovani delle aree colpite dal terremoto.
Le risorse relative al Fondo per le politiche giovanili che dopo il terremoto sono state destinate alla città dell’Aquila e agli altri comuni del cratere vengono stornate nel capitale sociale della fondazione dell’assessore.
Tali fondi erano stati stanziati nel 2006 dagli allora ministri Ferrero e Melandri per finanziare per un triennio progetti delle giovani generazioni e in tal senso vengono utilizzati nelle altre regioni.
Particolarmente brillante è risultata il progetto “Bollenti spiriti” della regione Puglia che ha consentito finora a migliaia di giovani di creare cultura, socialità e soprattutto lavoro.
Con il decreto legge n.39 del 28 aprile 2009 e l’ordinanza del Presidente del consiglio n.3763 del 6 maggio 2009 sono stati trasferiti i fondi relativi, pari a euro 2.940.000, alla regione Abruzzo stabilendo che fossero però indirizzati alla sola area del cratere.
Come al solito il governo ha preso soldi già stanziati per l’Abruzzo e ha fatto finta di essere intervenuto per il post-terremoto.
Che tale cifra sia stata concentrata sul cratere è comunque cosa sacrosanta che nessuno ha messo in discussione (l’importante è che sia chiaro che sono gli abruzzesi che si aiutano tra di loro e non il governo che premuroso investe risorse ad hoc).
Ricevute queste ingenti somme a sostegno delle giovani generazioni colpite dall’evento sismico del 6 aprile ci si sarebbe aspettati dei bandi pubblici per assegnarle.
Invece l’assessore Gatti si inventa la sua fondazione e sottoscrive un bel protocollo di intesa, mai passato in commissione per il parere, con il Ministro Meloni in cui si prevede di utilizzare le somme per la realizzazione di un fantomatico Villaggio della Gioventù.
Il protocollo viene approvato con deliberazione di Giunta Regionale del 26 ottobre 2009.
Il 18 novembre il direttore del servizio invia al Dipartimento della Gioventù (struttura posta alle dipendenze del Ministero della Gioventù cioè della Meloni) una nota con cui si comunica che “E’ intendimento dell’Organo di direzione politica di questa Regione costituire una fondazione, avente la finalità statutaria di dare attuazione agli obiettivi fissati dal suddetto Protocollo. Il patrimonio della citata Fondazione dovrebbe essere rappresentato dalle risorse trasferite a questo ente con la suddetta Ordinanza n.3763/2009” (cioè i soldi per le politiche giovanili).
QUALCUNO SA SPIEGARCI PERCHE’ LA REGIONE DEBBA COSTITUIRE UNA FONDAZIONE?
Il 30 novembre il Dipartimento della Gioventù (cioè la Meloni) scrive alla Regione Abruzzo in una nota che “al fine di massimizzare l’efficacia delle risorse siano create sinergie con alre fonti di finanziamento per la realizzazione di un unico obiettivo (es. Villaggio della gioventù)  tra tali risorse aggiuntive ben possono rientrare quelle che l’on. Ministro della Gioventù si è istituzionalmente impegnato a trasferire con il sopracitato Protocollo d’Intesa, attualmente allocato sul c/c BNL 000297”.
Tradotto: i fondi che dovevano andare ai giovani aquilani e assegnati mediante bandi pubblici vengono destinati alla realizzazione del Villaggio su cui la Meloni e l’assessore hanno già fatto una bella strombazzata pubblicitaria.
In aggiunta la Meloni non ci mette risorse del Ministero, ma fondi raccolti a sostegno dei giovani terremotati: http://www.gioventu.it/sala-stampa/comunicati/protagonisti-della-ricostruzione-le-iniziative-del-ministero-della-gioventu.aspx .
Mentre i fondi raccolti con la campagna Gioventù per l’Abruzzo erano effettivamente destinati “alla ricostruzione di una o più strutture giovanili danneggiate e rese inutilizzabili dal sisma” non si può dire lo stesso di quelli del Fondo per le politiche giovanili e comunque non si capisce perché si debba costituire una Fondazione per gestire anche le cifre raccolte dal Ministero.
Dimenticavo - prosegue Acerbo - che con i Fondi per le politiche giovanili è stato attivato da tempo un “Ufficio Mobile” di cui dobbiamo ancora approfondire la vicenda.
Riassumendo: i giovani del cratere avrebbero potuto già beneficiare di bandi per finanziare propri progetti, invece non ne hanno sentito nemmeno parlare per il semplice fatto che l’assessore Gatti sta cercando di utilizzarli per costituire una Fondazione che avrà altri scopi e soprattutto gli consentirà in futuro di gestire le politiche giovanili dell’intera regione baypassando il Consiglio Regionale.

Un minimo di etica consiglierebbe al ministro Meloni di reperire fondi ministeriali per realizzare il Villaggio (magari dopo averne discusso con i Comuni) e di lasciare ai giovani terremotati la possibilità di usufruire dei fondi per le politiche giovanili per far ripartire il proprio territorio.
Oggi (ieri,ndr) abbiamo ottenuto in Commissione il rinvio del progetto di legge che istituisce la Fondazione anche perché ai sensi dello Statuto la Giunta avrebbe dovuto chiedere il parere della competente commissione consiliare sul Protocollo e invece è andata avanti per mesi senza neanche ricordarsene.
Ci batteremo - conclude Acerbo - affinchè sia fermato questo scippo e auspichiamo che i comuni, le associazioni, i comitati e gli stessi parlamentari aquilani facciano sentire la propria voce".

L'ASSESSORE GATTI: LA REALIZZAZIONE DEL PRIMO VILLAGGIO DELLA GIOVENTU' AVVERRA' PROPRIO A L'AQUILA

"I giovani dell'Aquila ora sanno chi non vuole che in citta' si realizzi il primo villaggio della Gioventu' in Italia". L'idea della Regione e' quella di realizzare un unico progetto organico decidendo di convogliare le risorse governative in unica e importante iniziativa. Vogliamo dire basta alla logica, evidentemente amata ancora da alcuni politici, dei mille rivoli a favore di mille associazioni. Non si comprende davvero come il consigliere Acerbo possa affermare che il nostro progetto sia uno scippo ai giovani aquilani, se la realizzazione di questa opera innovativa e totalmente dedicata a loro, avverra' proprio all'Aquila. Non si comprende perche' Acerbo consideri lo strumento della fondazione, previsto dal codice civile, un qualcosa di illegale se esso e' invece lo strumento che consentirebbe di velocizzare l'iniziativa e l'assegnazione della gestione ad un soggetto diverso dalla politica. Infine voglio ricordare ad Acerbo che nessuno vuole scavalcare il Consiglio Regionale che e' organo legislativo. La gestione dei progetti non appartiene alla politica, dunque ne' al sottoscritto in qualita' di Assessore, ne' tanto meno a lui. Noi abbiamo offerto al confronto del Consiglio una idea che riteniamo valida. Accettiamo proposte e consigli che vadano a favore dei giovani aquilani: realizzare all'Aquila il primo villaggio della Gioventu' anche grazie al sostegno del Ministro Meloni, pronto ad investire ulteriori risorse ci appare una buona idea. Se chi sa solo costruire cartelli del no ed evocare foschi scenari su ogni vicenda ci impedira' di realizzare questa iniziativa, senza proporre null'altro di altrettanto valido, gli aquilani sapranno a chi chiedere conto".


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