Fontana si difende: "Dalla Stm nessun incarico per i piani di ricostruzione"

17 Luglio 2012   09:13  

Si difende l'architetto Gaetano Fontana, già capo della Struttura tecnica di missione e ora a capo dell'Ufficio di coordinamento della ricostruzione, finito al centro di un'inchiesta che punta a far luce su presunti casi di corruzione legati alla stesura dei piani di ricostruzione.

"In relazione al susseguirsi di notizie di stampa e illazioni in merito alle indagini in corso - scrive in una nota - mi trovo costretto a rompere il riserbo doverosamente fin qui osservato per precisare quanto segue".

"Sin dal primo momento - spiega Fontana - mi sono messo a disposizione del magistrato chiedendo di essere sentito (istanze del 29 marzo 2012 e del 6 giugno 2012). Le perquisizioni dell’11 luglio 2012 sono state eseguite con la massima collaborazione degli uffici della struttura e mia personale, con la messa a disposizione del materiale documentale ritenuto necessario alle indagini, anche tramite consegna successiva da parte dello scrivente di documentazione integrativa.

Nessun incarico in materia di piani di ricostruzione e di progetti di riparazione degli edifici danneggiati dal sisma è mai stato dato dalla Struttura Tecnica di Missione prima e dall’Ufficio di Coordinamento della Ricostruzione dopo, in quanto non rientranti nelle rispettive competenze.

Ogni attività istruttoria posta in essere dalla struttura commissariale è sempre stata improntata al massimo rigore, sia per quel che riguarda l’accertamento dei presupposti di legge, sia per quanto riguarda l’indice di esame delle pratiche, effettuato sulla base di procedure standard, predeterminate e rese pubbliche ed in ordine cronologico di presentazione degli elaborati da parte dei Comuni; a tale proposito, i Piani giunti all’intesa sono 10 mentre per altri 4/5 l’istruttoria risulta sostanzialmente conclusa.

Ho dato, comunque, disposizioni perché le procedure di analisi dei Piani oggetto di indagini siano attentamente verificate.

Si tratta più precisamente - spiega Fontana - delle istruttorie dei piani relativi ai Comuni di Barete e Barisciano concluse con esito positivo; dell’istruttoria del piano relativo alla frazione di Tempera, non resa pubblica, in attesa che la proposta di Piano fosse dal Comune di L’Aquila formalmente trasmessa al Commissario; dell’istruttoria del piano relativo al Comune di Ocre pervenuto il 3 luglio 2012 non ancora avviata.

Le mie dimissioni - ricorda - sono datate 2 luglio 2012, accettate dal Commissario in data 5 luglio 2012. Sono rimasto in servizio per l’espletamento dell’attività ordinaria in osservanza dell’obbligo di legge di un termine di preavviso di due mesi che scade il 1° settembre. Consegnerò al Commissario, entro la settimana, la relazione conclusiva dell’attività al 30 giugno 2012.

Subito dopo, inizierò ad usufruire del periodo di congedo ordinario irrinunciabile per legge, restando, naturalmente, reperibile e a completa disposizione del magistrato e del Commissario delegato.

Da ultimo - conclude Fontana - tengo a precisare che la riunione presentata sulla stampa come finalizzata a concordare con i miei fedelissimi la strategia futura, era la semplice assemblea di condominio dell’edificio in cui abito a Roma".


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