Forum Abruzzese invita a boicottare il Festival dell'Acqua

26 Settembre 2013   16:40  

Riceviamo dal Forum Abruzzese dei Movimenti per l'Acqua e pubblichiamo.

''A proposito del cosiddetto “Festival dell'Acqua” il Forum abruzzese dei Movimenti per l'Acqua ha inviato una lettera a tutti i relatori rappresentanti di istituzioni e del mondo dell'informazione per chiarire la situazione e per invitarli a dissociarsi dall'iniziativa.

L'Aquila ospiterà dal 6 all'11 Ottobre il secondo Festival dell'Acqua. Un festival organizzato già due anni fa, con partenza da Genova, e contestato con un contro-festival popolare nelle piazze che ha avuto, quello sì, ampia partecipazione di pubblico.

Il Festival è organizzato da Federutility, la Federazione delle società che gestiscono il servizio idrico, controllata dalle aziende private e “pubbliche” ma di diritto privato ( spa ) più attive nel settore.

Federutility si è mossa contro il referendum per l'acqua pubblica, quello che ha determinato nel 2011 una grandissima vittoria democratica e popolare voluta e ottenuta da 27 milioni di italiani. In questi ultimi anni Federutility ha difeso e portato avanti le spinte privatizzatrici del servizio idrico, ha rappresentato gli interessi di gestori che non hanno sinora mai applicato quanto deciso dai cittadini e sono i primi protagonisti dello sperpero dell’acqua (in ogni senso) in tutta Italia, Abruzzo compreso.

Non a caso Federutility è intervenuta ad opponendum in merito al ricorso promosso dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua sul nuovo metodo tariffario transitorio predisposto dall'AEEG che viola palesemente l'esito referendario.

Siamo delusi e amareggiati nel constatare che esponenti di primo piano delle Istituzioni, della Chiesa (mentre molti movimenti, diocesi e associazioni cattoliche tuttora si battono con noi per la difesa dell'Acqua Bene Comune) e del mondo della cultura si prestino a quella che appare come una pura e semplice operazione propagandistica, volta a mascherare, dietro slogan accattivanti, l’interesse di chi vuole lucrare profitti dall’acqua, bene comune prezioso e indisponibile per il mercato al pari dell’aria che respiriamo.

Un'operazione che appare ancora più grave in quanto godrà del sostegno e del patrocinio di Istituzioni pubbliche cha mai dovrebbero piegarsi a interessi privati e dovrebbero invece comportarsi da strenui difensori della democrazia e dell'interesse della collettività.

Al Festival hanno aderito anche personalità della Tv pubblica che i contribuiscono alla divulgazione - anche scientifica - della difesa dell'ambiente.

Perché oggi accettate di partecipare a questa passerella? Prestando il vostro volto e la vostra autorevolezza date credito a chi agisce contro gli interessi dei cittadini, cercando di privatizzare l’acqua.

Un vostro rifiuto alla partecipazione restituirebbe speranza a tutti coloro che si sentono traditi dalle istituzioni e che si chiedono quale peso abbia la volontà popolare se continua a essere disattesa anche da coloro che abbiamo eletto per farla rispettare.

Dal programma apprendiamo che si parlerà anche di mafia. Ebbene le mafie, come denunciano i movimenti siciliani e calabresi per l'Acqua Pubblica, si sono infiltrate nella gestione del servizio idrico e fanno affari sulla pelle dei cittadini. Attivisti e giornalisti (pochi) "scomodi" e liberi, che hanno denunciato questa infiltrazione e che hanno subito isolamento e minacce, non sono stati invitati.Così non verrranno denunciate le connivenze tra alcune società private ed enti pubblici attivi nella gestione del servizio idrico e le mafie.

Non capiamo perché tanto interesse si apprestano a dare alla stessa kermesse alcune istituzioni cittadine, regionali e nazionali, come il Comune dell’Aquila e la Regione Abruzzo, che hanno votato mozioni di sostegno e di impegno per l’acqua pubblica. La stessa Regione che non ha nemmeno messo in calendario la discussione sulla proposta di riordino del SII promosso da centinaia di organizzazioni abruzzesi da un anno.

Nell'esprimere la nostra delusione, amarezza e anche indignazione Vi chiediamo, lo chiediamo a tutti Voi, di recedere dal proposito di aderire e partecipare al cosiddetto Festival dell'Acqua e di anteporre gli interessi dei cittadini e la difesa della democrazia e della volontà popolare che ha trionfato nel referendum di due anni fa, alla tutela retorica delle posizioni privatistiche e di potere che in quel Festival saranno protagoniste.

Oggi, esattamente come due anni fa e come in tutti questi anni di lotta civile in difesa dell'Acqua Bene Comune, SI SCRIVE ACQUA MA SI LEGGE DEMOCRAZIA.''

IL FESTIVAL DELL'ACQUA 

''Gli aspetti economici e quelli ambientali, gli investimenti e i ritardi in fogne e depurazione, le tariffe, la regolazione, il problema delle perdite di rete, il dissesto idrogeologico. Questi sono soltanto alcuni dei molti temi intorno a cui il mondo 'idrico' si troverà a discutere a L'Aquila, dove dal 6 all'11 ottobre andrà in scena il Festival dell'acqua.

Dopo quello del 2011 a Genova, torna così la seconda edizione della kermesse dedicata al settore idrico in Italia, organizzata da Federutility (la Federazione delle imprese energetiche ed idriche): il capoluogo abruzzese - scelto anche per solidarietà dopo il terremoto del 6 aprile del 2009 e come simbolo di una svolta verso il 'futuro' - ospiterà tra gli altri il presidente del Senato Pietro Grasso, i ministri Andrea Orlando, Beatrice Lorenzin, Flavio Zanonato, il capo della Protezione civile Franco Gabrielli, il sottosegretario Erasmo D'Angelis, il presidente dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas Guido Bortoni; ma anche eventi e convegni, spettacoli, presentazioni di libri (tra cui un volume su terremoto ed acqua), laboratori didattici; il tutto per cercare di riflettere sui modelli di gestione sostenibile dei servizi idrici in Italia.

Inoltre, il tema della manifestazione sarà 'dissetare il mondo', che in vista dell'Expo a Milano nel 2015, dove avrà sede il prossimo Festival dell'acqua, si riallaccia alle indicazioni con il tema 'sfamare la Terra'''.

 


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