Funivia Gran Sasso pronta per Ferragosto: riapertura imminente per turisti in massa

04 Agosto 2025   14:55  

La funivia del Gran Sasso torna in esercizio dopo sostituzione funi, autorizzazioni Ansfisa, e restauri su impianti e strutture ricettive per Ferragosto.

La funivia del Gran Sasso d’Italia, che collega Fonte Cerreto all’altopiano di Campo Imperatore, è tornata in attività per le prove operative dopo la sostituzione delle quattro funi portanti, nell’ambito di un intervento da circa 1,2 milioni di euro dedicato anche al ripristino del sistema frenante e all’ammodernamento dei componenti meccanici.

Sono in corso gli ultimi collaudi tecnici e le verifiche autorizzative da parte dell’Ansfisa e della Regione Abruzzo, necessari per ottenere il nullo osta definitivo. Il Comune dell’Aquila mira alla riapertura già tra l’8 e il 10 agosto, puntando a garantire la fruizione dell’impianto per la settimana clou di Ferragosto.

Il consigliere comunale con delega allo sviluppo del Gran Sasso, Luigi Faccia, ha sottolineato la puntualità nei tempi e l’efficacia della ditta incaricata, con l’indagine magneto‑induttiva già eseguita, in attesa dei collaudi finali. L’impianto tornerà in funzione con l’obiettivo di sostenere flussi turistici, escursionisti e attività economiche locali, offrendo sollievo agli operatori della montagna nel cuore dell’estate.

Parallelamente, è in corso anche la ristrutturazione dell’Hotel Campo Imperatore, la storica struttura che ha conservato memoria del periodo in cui ospitò Mussolini, oggi chiusa e in degrado. È stata approvata una variante progettuale che consente di accelerare i lavori esterni (in particolare coperture e tetti) prima dell’arrivo dell’inverno, con successivo intervento sugli interni.

Procede anche la riqualificazione del vicino ostello, per il quale si attende l’approvazione della valutazione di incidenza ambientale (Vinca). La struttura è considerata cruciale come punto di rifugio in caso di maltempo per sciatori e scialpinisti, soprattutto nella stagione invernale.

Il ripristino della funivia rappresenta una svolta operativa per turismo, economia locale e infrastrutture montane. L’operazione di sostituzione delle funi – con bobine da 62 tonnellate ciascuna, lunghe oltre 3 km, realizzate dalla svizzera Fatzer – si è svolta nell’arco di giugno e luglio, supportata da fondi comunali e del Ministero dei Trasporti, per un investimento complessivo di circa 4+3,5 milioni di euro.


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