Gianni Chiodi a L'Aquila suona la carica

Casa Abruzzo si ma con un solo padrone...

04 Novembre 2008   18:37  

GLI INTERVENTI  - Dopo il fine settimana di passione alla Corte di appello dell'Aquila, Gianni Chiodi, il candidato presidente del Pdl torna per suonare la carica della campagna elettorale. Per l'importante occasione c'erano al teatro celestino, oltre ai vertici regionali della coalizione, anche i senatori del Pdl Dennis Verdini e Gaetano Quagliariello.

parole più spese semplificazione e affidabilità: “L'Abruzzo - spiega Verdini - è un laboratorio, il compimento di un percorso avviato col la vittoria del 13 aprile, è la sfida della semplificazione della politica, dell'efficienza e velocità delle decisioni che nascono dalla coesione. Noi sottolinea non solo vinceremo, ma potremo garantire la governabilità, all'opposto del centrosinistra".

Il senatore Quagliariello è ancora più esplicito e rivolto agli esponenti dei partiti minori presenti in sala, ribadisce: Il presidente chiodi sarà sostenuto solo da due gruppi consiliari: quello del Pdl e quello dell'Mpa.

Numerosi gli attacchi a Di Pietro, che è venuto a fare campagna elettorale nel tribunale dell'Aquila, sperando magari di vincere a tavolino la partita elettorale. Chiodi nel suo intervento detta la linea: parleremo solo di programmi, nella consapevolezza che L'Abruzzo deve uscire  da una profonda crisi e la nostra sfida è imporre un nuovo modello comportamentale della politica.

A rovinare la serata,  però, un fuori programma di Stefano Vittorini candidato della lista "Rialzati Abruzzo - Democrazia Cristiana - Abruzzo Futuro", che ha avuto sul palco un violento alterco con il senatore Verdini. Postumi da listino e da composizione delle liste, forse, ma il motivo del comportamento di Vittorini non è chiaro. In seguito all'intervento pacificatore di Gianni Chiodi, comunque, il focoso candidato si è rappacificato con Verdini tra gli applausi. La semplificazione della politica, lo sottolineerà nel suo intervento il senatore Quagliarello, non può essere indolore.

FT

Dennis Verdini

Chiodi avrà solo due gruppi il Pdl e l'Mpa, le piccole formazioni dovranno entrare  nel Pld e aggregarsi. Ogni semplificazione è dolorosa.  Alleanza federalista e Per il ben comune: ci dispiace sinceramente.
Bene  Marini che ha dato prova di senso delle istituzioni, complimentandosi per  la riammissione della lista del Pdl. Male anzi anzi malissimo chi è venuto in tribunale a  fare politica.

Filippo Piccone
“Intorno a Chiodi c'è una nuova classe dirigente. La commissione dell'ufficio centrale regionale ha sbagliato,  bastava sospenderci e chiedere le integrazioni.  Di Pietro  è un  personaggio in cerca d'autore "

Stefano Vittorini
“Dal 68 sono anti-comunista. Sono orgoglioso di rappresentare gli aquilani.  sono sei giorni che raccolgo firme domenica un'ora  notte.  Per me parla la mia storia in questa città. Se Atene piange Sparta non ride. Ci attende un lavoro duro”.    

Gianni Chiodi
“Non solo vinceremo, ma saremo in grado di governare. La sinistra è un alleanza  che nasce in modo negativo, è la stessa configurazione che Veltroni aveva ripudiato. tante sfide a da vincere. ridare fiducia nelle istituzioni, fiducia persa per le non risposte del cento sinistra. Rischiamo di diventare la futura Campania. Non esiste l'uomo solo al comando. Imporre nuovo modello comportamentale della politica. O si è o non si può solo apparire. Non si è investito sul lungo termine. E' arrivata il tempo della fierezza degli abruzzesi”

Gaetano Quagliarello
“L'Abruzzo è un laboratorio, il compimento di un percorso avviato col la vittoria del 13 aprile, è la sfida della semplificazione della politica, dell'efficienza e velocità delle decisioni che nascono dalla coesione.
Per questo non ci siamo alleati con l'Udc, nonostante i molti punti in comune: per evitare conflittualità. saluto quindi gli amici dell'Udc presenti in sala venuti con noi. Non ci interessa svuotare l'Udc, ma rafforzare il Pdl.Grave errore la subordinazione del Pd all'Italia dei Valori. Di Pietro offende ma dimentica la sua storia i suoi soldi, le sue donnine... ricordo ai partiti più piccoli: entrate nella Pdl. ricordo che Forza Italia e An hanno rinunciato alle loro bandiere, alla loro identità. I sacrifici sono necessari, nel Pdl ci sarà spazio per tutti, avrà bisogno di dirigenti e amministratori, di tante persone. Anche chi ha aderito alla Pdl -due, dovrà scegliere. Berlusconi ha confermato che verrà quattro volte in Abruzzo. Occhio al calo di tensione: l'astensione penalizza soprattutto i moderati.

FT
 

 

 

 

 


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