Gianni Chiodi e Letizia Marinelli, in ballo anche progetto post sisma da 1,5 milioni di euro

I soldi stanziati dal commissario Chiodi con ok di Berlusconi

02 Febbraio 2014   09:04  

"Un incarico da solo 200 euro al mese" così è stato definito da Gianni Chiodi durante l'intervista / confessione al Corriere, ma ci sarebbe stato qualcosa di più in ballo.

Quello che in pochi sapevano e che oggi viene fuori da alcuni atti difficili da reperire e che mostra Repubblica  e di cui noi ci eravamo già occupati è che la consigliera di Parità, la dottoressa Letizia Marinelli, aveva avuto dal Commissario alla Ricostruzione Gianni Chiodi un finanziamento di 1,5 milioni di euro per gestire la realizzazione di un "centro poliedrico per le donne", progetto che non è stato mai realizato e i cui fondi sono tornati al Governo che ora lì sta riassegnado alla Provincia dell'Aquila per la gestione e la spesa.

Sull'atto ufficiale ci sarebbe letteralmente scritto:

“La dottoressa Letizia Marinelli, consigliera di Parità della Regione Abruzzo, trasmette al Commissario delegato per la Ricostruzione un progetto di massima per la realizzazione di quanto previsto…”. Firmato – il 14 agosto 2012  dal commissario delegato per la ricostruzione e presidente della Regione Abruzzo: Gianni Chiodi.

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L'ELEZIONE DI LETIZIA MARINELLI

Inizia tutto da una lettera raccomandata del 18 febbraio alla regione Abruzzo che la candidata Letizia Marinelli invia come altre 22 candidate per la nomina a Consigliera di Parità.

Solo il 9 marzo la regione nomina la commissione per valutare le istanze. Poi per stessa confessione del Governatore Gianni Chiodi, il 15 marzo la Marinelli e Chiodi trascorrono una notte insieme nella camera 114 dell'Hotel romano con vista sul Pantheon.

Solo due mesi dopo, il 16 maggio arriva la nomina della Marinelli ed ancora due mesi dopo il 22 luglio c'è la ratifica sulla sua nomina del Ministero del Lavoro e Politiche sociali.

“È un incarico da appena 200 euro al mese” - ha dichiarato lo stesso Chiodi e poi -  “Non mi ha mai chiesto niente, né un aiuto, né una protezione”.

IL PROGETTO DA UN MILIONE E MEZZO COI FONDI POST SISMA

Dopo appena sei mesi dall'elezione si può leggere nell'articolo 10 del decreto commissariale:

Il commissario delegato (Chiodi, ndr) provvede a realizzare un centro poliedrico per le donne… avvalendosi della consigliera di parità dell’Abruzzo come soggetto attuatore… nel limite massimo di 1,5 milioni di euro”.

Decreto che lo stesso presidente Berlusconi firma l'8 novembre del 2011.

Tutto in regola, nessun reato, ma c'è una grossa questione di opportunità per il rapporto seppur occasionale fra i due protagonisti.

Il 14 agosto 2012 Chiodi vara il decreto 134:

“Realizzazione dei centri antiviolenza e aggregazione per le donne”. Deve attuare il decreto firmato Berlusconi. E scrive: “La dottoressa Marinelli… entro trenta giorni … trasmette al commissario un progetto di massima per quanto previsto”.

A qusto punto, però, entra in ballo la Corte dei Conti che il 17 settembre boccia il progetto che in modo assolutamente straordinario rimane nel dossier del Ministero della Coesione Territoriale nel momento del "passaggio di consegne" e della fine dell'era commissariale di Gianni Chiodi.

L'ultimo atto è della neo senatrice Stefania Pezzopane, che recupera quei fondi e con un emendamento alla Legge di Stabilità li fa assegnare alla  Provincia: 

“Le risorse vengono assegnate alla Provincia dell’Aquila per provvedere, d’intesa con il Comune, alla realizzazione di un Centro poliedrico”.

Legge di stabilità, Pezzopane assicura: "Per L'Aquila un passo avanti"

 


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