Si organizza la sinistra interna al Pd, che a livello nazionale fa capo a Livia Turco, e che oggi a Roma svolgerà la prima assemblea nazionale di vera e propria costituzione, dopo l'esperienza delle liste “a sinistra” nelle primarie per Veltroni.
E ieri a L'Aquila, nell'ambito della Democratica Festa si è parlato del futuro del Pd in un dibattito organizzato dall'area “A sinistra”, con l'onorevole Gianni Cuperlo.
È stata l'occasione per tracciare un primissimo bilancio dei primi mesi di vita del partito e, in riferimento alle elezioni di aprile, della “sconfitta culturale ancor prima che politica”.
Uno sguardo chiaramente all'interno del partito, con la consapevolezza che la frenata sui processi organizzativi del partito va superata, perchè, ha ribadito Fabio Ranieri nel suo intervento, “un partito senz'anima e che non indica obiettivi e traguardi al Paese ed ai cittadini” ha vita difficile.
Poi l'apertura alle forze della sinistra, convinti che “la vocazione maggioritaria non può essere autosufficienza”.
Il tutto nella piena convinzione che l'opposizione del Pd sia seria e concreta, seppur non urlata, chiaro in questo caso il riferimento all'alleato Di Pietro, come nel caso del decreto “salva rete4”.
Non sono mancati attacchi al premier, “interessato”, ha ribadito Cuperlo, “solo a vicende personali, per le quali tiene ingessati i lavori del Parlamento”, prendendo provvedimenti gravi quali il cosiddetto bloccaprocessi, con il quale saranno sospesi, archiviati oltre 100mila processi, che vanno dall'omicidio colposo per causa medica, al peculato, all'incendio doloso.
Passaggio importante
anche quello sulla vecchiaia della politica e sull'auspicato
“rinnovamento”, alla luce della situazione degli altri paesi, è
stato ricordato come la Spagna non abbia mai avuto un premier con più
di 48 anni al momento dell'elezione. (MS)