Giornata Mondiale dell'Alzheimer, domani a Pescara iniziative di sensibilizzazione

21 Settembre 2018   11:25  

Domani, dalle 9 alle 13, in piazza della Rinascita a Pescara e successivamente all'Auditorio Petruzzi, dalle 16 alle 19, l'iniziativa di sensibilizzazione di "Alzheimer uniti Abruzzo onlus", in occasione della giornata mondiale Alzheimer. L'associazione, guidata dal presidente dottor Carlo D'Angelo, ha ricevuto l'adesione ed il patrocinio di prestigiosi enti, pubblici e privati, tra cui il Cipas nazionale. "La demenza di Alzheimer - spiega D'Angelo - è una malattia cronico-degenerativa caratterizzata da una lenta e progressiva degenerazione neuronale che compromette le capacità cognitive e funzionali del malato. Questa patologia, altamente invalidante ed in continuo aumento, a causa del fenomeno dell'invecchiamento della popolazione,rappresenta una delle più significative 'emergenze' che i sistemi socio-sanitari si trovano ad affrontare da alcuni anni per l'impatto che ha sui servizi assistenziali e sulle famiglie".
   
"In Italia, secondo lo studio Ilsa del Cnr la demenza interessa: il 6,4% delle persone oltre i 65 anni (7,2% donne, 5,6% uomini):l'Alzheimer rappresenta circa il 60% di tutte le forme di demenza. Inoltre il tasso di incidenza annuale è stimato in circa l'1% nei soggetti di età superiore a 65 anni".

"Riportando tale dato sulla popolazione ultrasessantacinquenne della regione Abruzzo (296.642 unità) - sottolinea D'Angelo - si può desumere una incidenza di circa tremila nuovi casi/anno. La stima di prevalenza della demenza nella popolazione geriatrica è in Italia 4,4%, 600.000 malati; nella Regione Abruzzo i casi di Alzheimer stimati sono circa 13 mila, nella sola Provincia di Pescara su 70.644 anziani i pazienti con Alzheimer stimati sono 3.100".

"Progettare ed approntare servizi di assistenza per il malato e la famiglia ed intervenire con approcci terapeutici non solo farmacologici - conclude il dott. Carlo D'Angelo - rappresentano attualmente le uniche possibilità per assicurare al paziente ed alla famiglia una qualità di vita accettabile e dignitosa. C'è necessità di creare una rete di cui fanno parte più figure professionali per realizzare un centro di ascolto, una assistenza domiciliare, delle RSA con nuclei Alzheimer ,ma soprattutto dei centri diurni semiresidenziali dove il paziente possa essere gestito durante le ore del giorno, per dare sollievo alla famiglia, permettere l'attività lavorativa dei congiunti, uscire fuori dal fenomeno del badandato spesso attuato senza conoscenze mediche o scientifiche, ridare dignità a persone che hanno perso il loro passato, non conoscono il loro presente e non sono in grado di pensare al loro futuro che è nostro compito preparare ed organizzare". 



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