Giovanardi: "La Fondazione della Curia non avrebbe mai potuto presentare progetti"

"In una intervista pubblicata lo scorso 10 ottobre sul sito di abruzzo24ore (guardala), l’assessore del comune dell’Aquila Pezzopane è tornata sulla vicenda dei cosiddetti 'fondi Giovanardi', insinuando che il motivo del mancato finanziamento dei progetti presentati dall’Aquila sarebbe riconducibile al rifiuto opposto dal Comune ad entrare nella Fondazione promossa dalla Curia, che il sottosegretario Giovanardi avrebbe invece voluto favorire. L’assessore lamenta inoltre che la valutazione dei progetti da finanziare con le risorse del Fondo per le politiche della famiglia non corrisponderebbe alle reali esigenze del territorio colpito dal terremoto, nel quale sarebbero necessari interventi di contrasto alla povertà e al disagio giovanile, o di sostegno all’occupazione, particolarmente dei giovani". E' quanto si legge in una nota del Dipartimento Famiglia.

"La ricostruzione della vicenda che è stata pubblicata sul sito del Dipartimento per le politiche della famiglia il 26 settembre esclude con ogni evidenza che le cose siano andate come affermato dall’assessore Pezzopane. Se ne ricava infatti che la proposta delle attività da finanziare fu a suo tempo rimessa al sindaco del comune dell’Aquila e che, a fronte di un progetto insufficiente da solo ad esaurire le risorse disponibili, fu chiesto al Commissario straordinario per la ricostruzione di fornire indicazioni in merito.  In un momento successivo si ritenne opportuno, d’intesa con il Commissario straordinario, ricorrere allo strumento del bando, all’esito del quale è stata compilata una graduatoria degli interventi ammessi a finanziamento, in diversi comuni del cratere.

Risulta perciò che: 1) il progetto inizialmente presentato dal comune dell’Aquila, per la ristrutturazione e il completamento della residenza per anziani ospitata nell’immobile ex Onpi, è stato finanziato; 2) che su altri progetti, presentati nel periodo in cui si attendevano le indicazioni del Commissario straordinario, non sono state prese decisioni, in mancanza di tali indicazioni; 3) che la fondazione 'Abruzzo solidarietà e sviluppo' non ha mai presentato progetti, né avrebbe potuto presentarne in risposta al bando, che espressamente riservava questa possibilità ai soli comuni; 4) che la valutazione effettuata dalla commissione prevista dal bando ha tenuto conto delle indicazioni di legge e dei criteri contenuti nel bando stesso: tra questi, la destinazione dei fondi alla costruzione e attivazione di servizi per residenze per anziani, servizi socio-educativi per l’infanzia, alloggi per nuclei mamma-bambino, con esclusione perciò di altre destinazioni quali le politiche giovanili, o l’occupazione, o il contrasto alla povertà o al disagio psichico".