"Giovanardi sparla ancora degli aquilani, invece di chiedere loro scusa"

06 Febbraio 2012   17:15  

"Anche ora che per fortuna non è più sottosegretario di Governo, l’on. Giovanardi non perde l’occasione di sparlare degli Aquilani, come nella trasmissione televisiva 'Chiambretti show', per la tentata truffa dei 12 milioni del fondo sociale". Lo dice il segretario dell'Idv dell'Aquila Lelio De Santis.

"Per lui, ma solo per lui e per qualche amico, la colpa della mancata erogazione dei fondi stanziati è degli aquilani e del Comune, che non ha redatto i progetti, non di chi ha trafficato per truffare lo Stato ed è stato colto dalla Magistratura con le mani nella marmellata!

La verità - dice De Santis - è che su quel gruzzoletto ci avevano messo gli occhi i suoi amici e qualche amministratore superficiale, con la complicità della curia. La magistratura ha fatto il suo dovere ed ha scoperto il gioco sporco che si stava facendo a danno dei Comuni del cratere.

Il Vescovo D’Ercole è stato coinvolto in questa brutta storia e speriamo che possa uscirne bene, insieme con la Chiesa aquilana, che comunque farebbe bene a curare le anime più che gli affari. I Comuni non hanno visto un euro di questi fondi per il sociale, per la sola ragione che evidentemente dovevano finire altrove. Meglio così, meglio non erogati che finiti per alimentare qualche cricca, che pensa solo a lucrare con la ricostruzione. Giovanardi farebbe bene a chiedere scusa agli aquilani che non hanno potuto utilizzare i 12 milioni pur stanziati per il sociale, invece di accusarli di essere incapaci e cialtroni.

Sarebbe bello se, per una volta ed all’unisono - conclude De Santis - tutti i candidati alla carica di sindaco prendessero una posizione netta, che valga anche come impegno morale per domani, verso personaggi politici che non onorano il Paese e contro procedure poco trasparenti per l’assegnazione di fondi pubblici".


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