Giulianova: Cnr declassato, nasce comitato pazienti

07 Marzo 2012   18:09  

Depotenziato il Centro di Riferimento Regionale di Fisiopatologia della Nutrizione ed alcuni pazienti e loro familiari (che hanno dato vita ad un comitato promettendo di dare battaglia per la tutela delle loro ragioni), sono stati ricevuti in Comune a Giulianova dal sindaco Francesco Mastromauro e dall'assessore Archimede Forcellese.

Oggetto dell'incontro il declassamento e il depotenziamento dell'unico Centro in Abruzzo che si occupa dei disturbi del comportamento alimentare e dell'obesita'.

"I pazienti e i familiari ricevuti in municipio, provenienti da tutte le province abruzzesi - dichiarano Mastromauro e Forcellese - hanno portato la loro testimonianza sulla specificita' e sull'elevatissimo livello delle competenze presenti nel Centro Nutrizionale di Giulianova diretto da Paolo De Cristoforo. Tanti di loro sono in terapia da anni e, grazie alle cure ricevute, hanno ripreso una vita normale. Ma il declassamento del Centro, da struttura complessa a semplice, ha gia' iniziato a produrre gravi conseguenze per i pazienti e - aggiungono - non tardera' a produrre effetti negativi anche per i familiari che vedono ripiombare i propri cari nel baratro dopo aver intravisto ed essersi approssimati alla soluzione del problema". La prima grave conseguenza e' stata la riduzione degli psicologi da 2 a 1. "Cosa sta comportando - continuano sindaco ed assessore - questa riduzione di personale? Purtroppo problemi molto seri. Ad iniziare dall'impossibilita' di seguire problematiche importanti quali la bulimia e il disturbo da alimentazione incontrollata, che e' il disturbo alimentare del terzo millennio. Siamo di fronte a patologie di tipo cronico e, come tali, l'intervento e' impegnativo e complesso".

 "Pero' - proseguono sempre i due amministratori - queste patologie non possono essere piu' trattate nel Centro Nutrizionale di Giulianova cosicche' i pazienti in cura hanno gia' dovuto interrompere la terapia che, dato il carattere cronico della patologia, e' di lungo termine. Quindi, non essendo piu' garantita la continuita' terapeutica, si sta vanificando il lavoro svolto negli anni con inevitabili ricadute, purtroppo gia' presenti. Come si puo' essere cosi' miopi nel non comprendere il grave errore che si sta commettendo?" Tra i problemi provocati dal ridimensionamento del Centro c'e' anche la consistente riduzione dell'intensa attivita' didattica e formativa rivolta ai laureandi e agli specializzandi dell'Universita' degli studi D'Annunzio di Chieti. Sia il sindaco che l'assessore Forcellese si domandano quale sara' la prospettiva dei pazienti in terapia e di quelli che in futuro avranno bisogno del Centro.

"L'alternativa nella nostra Regione al Centro di Giulianova e' il ricovero in ospedale, dove pero' non esistono letti e spazi dedicati ai disturbi alimentari. Oppure nei reparti di Psichiatria, ove si arriva nei casi avanzati o cronicizzati, o, ancora, nelle residenze riabilitative, che pero' hanno costi molto elevati e, se non operano in sinergia con i servizi ambulatoriali, non garantiscono la diagnosi precoce e la continuita' terapeutica. Altrimenti - continuano sindaco e assessore - bisogna andare in centri specializzati di altre regioni. E cosi', se prima si realizzava una mobilita' attiva dal momento che il Centro serviva un bacino d'utenza anche extraregionale, le ultime scelte stanno incentivando la mobilita' passiva".

 


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