Giuliante: boicottare Transcom e trasferire commesse a Blue call
“Chi non si è fatto scrupoli a mettere sulla strada 360 famiglie in un momento in cui tutti fanno a gara per essere solidali, suscitando parole di ferma condanna da parte di autorità come il Vescovo e il Prefetto – dichiara Gianfranco Giuliante – andrebbe ripagato con la stessa moneta”. Il presidente del PdL in consiglio regionale, a tal riguardo, “auspica che le società nazionali che forniscono commesse a Transcom valutino seriamente l’opportunità di prendere le distanze dal comportamento tutt’altro che edificante di chi, dopo essersi insediato a L’Aquila alla ricerca del facile guadagno, evidentemente per ottenere particolari condizioni e prerogative di favore, già da tempo aveva cinicamente premeditato di arrivare a quei licenziamenti cui oggi il terremoto offre un comodo pretesto.
Altrettanto strumentali – sottolinea Giuliante – sono da ritenersi i balletti del sindaco dell’Aquila e della presidente della Provincia, tanto solerti nel dare vita alle solite mobilitazioni di facciata quanto evanescenti quando si tratta di dare risposte concrete. A tal proposito nell’immediato dopo terremoto si era registrata la disponibilità totale e immediata a insediarsi nel capoluogo di Regione di un’azienda importante come la Blue Call, operante nel settore dei call center per conto di Fastweb e con il supporto tecnologico di British telecom Italia. L’unica cosa richiesta al Comune, per rendere operativo tale progetto, era costituita dall’individuazione del sito ma né l’amministrazione comunale né la Provincia si sono attivati con la necessaria tempestività ritardando di fatto la prospettiva di dare vita a un rinnovato polo delle telecomunicazioni in grado di riassorbire buona parte dei lavoratori licenziati, oltre a provvedere a nuove assunzioni in un settore che svolge un ruolo sempre più importante per l’occupazione in Italia. Laddove la propensione della presidente della provincia – di fronte all’incalzare dei problemi – è storicamente non quella di indicare soluzioni ma di promuovere ‘tavoli’, la invitiamo – conclude Giuliante – a sedersi, per una volta utilmente, a un tavolo con il sindaco della città per definirne una volta per tutte l’ubicazione”.
