"Dovendo scegliere se definire virile o virale l’azione dell’università dell’Aquila che sposta nel Teramano (di fatto nuovo Polo Universitario) Docenti universitari, Scuole di specializzazione, Unità operative e ricercatori, opzioneremmo per l’aggettivo 'virale'!". Così l'assessore regionale Gianfranco Giuliante in merito
"E’ un virus, infatti, - aggiunge - che da lunghi anni determina le maldestre sorti di questa città tra furbizie sempre in danno, e una propensione a sopravvivere genuflessi.
Alla U.O.S. di staff di epidemiologia del Magnifico, testé trasferita al Presidio Ospedaliero di Teramo, si potrebbe dare l’incarico di studiare i fattori di rischio correlati a questa malattia sempre più diffusa nell’Aquilano.
Operazione S.Omero!
Nasce come somma di due esigenze che si incrociano - spiega Giuliante. Il 'Magnifico' può attuare una operazione che gli fa acquisire maggiore potere e consenso in sede Universitaria ed in particolare a Medicina, la Politica Teramana, che vuol salvare il P.O. di S. Omero contro tutto e tutti, ottiene il suo scopo! Se il 'lavoro sporco' a farlo è un manager aquilano provvisoriamente in trasferta a Teramo, che contestualmente con l’operazione si ingrazia la 'sua' Università e la politica che 'conta', è una ciliegina da non farsi sfuggire! A chi la torta a chi il torto!
Le mail che, intra-moenia, il Magnifico e la Preside si scambiano sono un capolavoro di precostituzione di una difesa che dimostra una coda di paglia 'magnifica'.
Se fosse ancora possibile un dubbio da chiarire! Come ha fatto la A.S.L di Teramo ad individuare rispetto ad una organizzazione non ancora pronta la possibilità di disporre proprio di quei primari, di quelle Unità, di quei Dipartimenti visto che non si conoscono ancora il numero dei primari assegnati e le tipologie di primariato della singola A.S.L.?" si domanda l'assessore.
"Siamo certi - prosegue - che questa operazione non abbia comportato l’aumento della spesa sanitaria Regionale?
Si potrebbero chiedere le dimissioni di Di Iorio e di Cialente, l’uno per tradimento l’altro per 'culpa in vigilando', ma il solo rischio che Cialente accetti e per altri venti giorni si faccia 'ammuino' basta a far cadere questa ipotesi di richiesta con ciò salvando immeritatamente Di Iorio.
Se all’Aquila esiste ancora qualcuno che ami definirsi 'vergin di servo encomio e di codardo oltraggio' - conclude Giuliante - si alzi in piedi e si faccia riconoscere, potrebbe essere non solo utile ma necessario".
nella foto, precedente al terremoto, la sede storica dell'Università dell'Aquila, oggi ancora inagibile, nel centro storico del capoluogo