Grandi Rischi, la difesa di Selvaggi: "Qui grande assente è Bertolaso"

10 Ottobre 2012   11:05  

Riprende oggi l'udienza dedicata alle arringhe dei difensori dei sette imputati nel processo alla Commissione Grandi Rischi che si riunì il 31 marzo 2009 a L'Aquila, una settimana prima della devastante scossa.

Il pm Fabio Picuti e Roberta d'Avolio, hanno chiesto per ognugno dei sette imputati, quattro anni di reclusione con il reato di omicidio colposo plurimo.

Alla sbarra sono Franco Barberi, presidente vicario della commissione Grandi Rischi, Bernardo De Bernardinis, già vice capo del settore tecnico del dipartimento di Protezione civile, Enzo Boschi, all'epoca presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti, Gian Michele Calvi, direttore di Eucentre e responsabile del progetto C.a.s.e., Claudio Eva, ordinario di fisica all'Università di Genova e Mauro Dolce, direttore dell'ufficio rischio sismico di Protezione civile.

La prima arringa della seconda udienza dedicata alla difesa la fa l'avvocato Franco Coppi in difesa di Giulio Selvaggi.

Precise le chiavi del suo discorso: non si può considerare la commissione come un unicum "anche quando si accerti la partecipazione di più persone ad un reato la legge impone di distinguere i ruoli" spiega Coppi. Da ciò secondo l'avvocato di Giulio Selvaggi la tesi del Pm Picuti circa la colpevolezza dell'intera commissione sia "inaccettabile sia in fatto che in diritto".

Secondo Coppi inoltre il Pm va contraddetto anche quando parla di "commissione" perché per essere tale la riunione non e' composta da soggetti esterni, ma da 21 membri effettivi con diritto di voto, mentre alcuni dei partecipanti neanche lo avevano. Tra questi appunto "Selvaggi, che ufficialmente non e' parte della commissione e non ha diritto di voto e arrivò perché invitato da Boschi".

Inoltre non esiste un parere ufficiale espresso dice Coppi: "Perché l'unica ufficiale comunicazione, frutto di un voto è la deliberazione e non il verbale".

Per Coppi non ci fu né deliberazione né commissione.

E si chiede Coppi "Se anche Selvaggi avesse potuto votare contro cosa doveva votare? Non ci fu un comunicato ufficiale. Lui era lì per spiegare cosa accadeva, non per dare messaggi".

Coppi si lascia andare ad un commento preciso: "Bertolaso qui e' il grande assente, ma ognuno nasce con le sue fortune"

 

di Barbara Bologna
immagini e montaggio Marialaura Carducci


Galleria Immagini

Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore