Grandi rischi: comitati vittime hanno fatto esposto contro il sindaco Cialente

E anche Cialente pronto a querelare

09 Dicembre 2011   13:33  

Un esposto alla Procura della Repubblica dell'Aquila per le presunte dichiarazioni "mendaci" del sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, rese durante l'interrogatorio nell'udienza contro i sette membri della Commissione grandi rischi. E' quello annunciato stamane, nel corso di una conferenza stampa, dal Comitato "309 Martiri del terremoto".

Ad illustrare le ragioni dell'azione legale, il medico aquilano Vincenzo Vittorini, assieme ad altri parenti delle vittime del terremoto, affiancati dall'avvocato di fiducia, Fabio Alessandroni.

Secondo Vittorini, il primo cittadino nel corso della propria testimonianza avvenuta due giorni fa, avrebbe riferito dichiarazioni "mendaci" che sarebbero in contraddizione con quelle fornite da altri partecipanti alla riunione del 31 marzo del 2009.

Sempre Vittorini, ha dato notizia che l'associazione prima dell'estate di quest'anno ha presentato un esposto alla Procura con lo scopo di sollecitare la magistratura a fare luce sull'azione del sindaco dell'Aquila e sulla macchina comunale in generale per quanto riguarda l'aspetto della prevenzione.

Vittorini ha formato una lista civica con la quale si presentera' come candidato sindaco alle elezioni amministrative della prossima primavera.

Non si fa attendere la replica del sindaco Massimo Cialente

''Sono molto amareggiato dalle interpretazioni fantasiose e fuorvianti delle dichiarazioni testimoniali da me rese rispetto a domande circostanziate rivoltemi dal giudice, dagli avvocati di parte e dal pubblico ministero.

Interpretazioni che, evidentemente, non possono essere solo frutto di superficialità e dilettantismo politico. Le mie sono dichiarazioni rese in perfetta coscienza dopo aver pronunciato la formula di giuramento.

Ribadisco, solo per evitare polemiche sterili e offensive, di non aver inteso scagionare né accusare nessuno, ma di aver solo riferito quanto alla mia conoscenza.

Tutelerò in ogni sede la mia onorabilità, personale e di amministratore e, al riguardo, ho già dato ampio e formale mandato al mio avvocato di fiducia di verificare la possibilità di procedere giudizialmente per i reati evidentemente commessi a mio danno a seguito di dichiarazioni calunniose e diffamatorie a mezzo stampa, in riferimento al reato di falsa testimonianza.

Da amministratore avverto, già da ora, la pericolosità intrinseca di una campagna elettorale selvaggia e senza regole, nonché irrispettosa del dramma collettivo che abbiamo vissuto il 6 aprile 2009 e che stiamo vivendo ancora oggi.

Sento il dovere di ricordare che, in quei drammatici giorni, feci tutto quello che dovevo e anche di più, a cominciare dalla richiesta dello stato di emergenza.

 

F.T.

immagini e montaggio Marialaura Carducci


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