Guardiagrele: a breve il Tar deciderà le sorti dell'ospedale

Ortona, Guardiagrele ed Atessa a rischio

15 Novembre 2010   09:59  

Il futuro dell'Ospedale di Guardiagrele, si deciderà mercoledì.

Nel piano di riordino della sanità approvato dalla Regione il 5 agosto si legge che “il numero delle unita operative complesse (ospedali) è stato ridefinito in base ad un algoritmo che tenesse conto di vari parametri”. I parametri porterebbe a pensare che nella Asl Lanciano-Vasto-Chieti entro il 2013 ci saranno tre reparti di pronto soccorso che dovrebbero rimanere nei tre centri più grandi, pertanto Ortona, Guardiagrele ed Atessa non avrebbero più un vero pronto soccorso ma solo un ambulatorio con il “118” per il trasporto dei pazienti negli ospedali attrezzati.

Il Tar de L’Aquila deciderà mercoledì se accogliere o meno la richiesta di sospensiva del piano di riordino della sanità regionale che ne prevede la chiusura a fine anno. Il ricorso è stato presentato dal gruppo consiliare di opposizione a cui si sono aggiunti anche alcuni esponenti del tribunale per i diritti del malato.

Gli elementi che fanno temere sul futuro dell'ospedale di Guardiagrele sono vari in realtà: nei nuovi presidi sanitari (Pta) che stanno nascendo non sono previsti pronto soccorso intesi come unità operativa di medicina d’urgenza, e a conferma c’è una delibera del direttore generale della Asl Zavattaro che ridisegna le nuove competenze dell’ospedale di Casoli, chiuso l’estate scorsa. Si parla di servizi assistenziali, di ambulatori e di “forme di associazionismo dei medici di famiglia, dei pediatri e della guardia medica per assicurare la continuità assistenziale anche notturna”.

Ieri i consiglieri comunali del gruppo di minoranza “Il bene in Comune” hanno promosso un’assemblea pubblica in piazza Santa Maria Maggiore per informare i cittadini: "Abbiamo avuto notizia di un progetto dei medici di famiglia della zona di Guardiagrele in accordo con la Asl per la gestione del pronto soccorso solo per i casi meno gravi (codici verdi e bianchi) - ha spiegato il consigliere Simone Dal Pozzo -. Il direttore generale ha risposto che non è definito nulla sulla questione ma noi non gli crediamo. Infatti Zavattaro giorni fa è stato accompagnato da Floriano Iezzi (assessore comunale e medico di base) a visitare il nostro ospedale probabilmente per decidere come svuotarlo in base agli ordini del presidente Chiodi".


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