I Ros di Firenze: Denis Verdini e Fusi soci anche all'Aquila

12 Ottobre 2010   15:00  

Il 18 ottobre sarà una giornata decisiva per l'inchiesta sugli appalti del G8 e della ricostruzione aquilana. Il sostituto procuratore antimafia Olga Capasso e il procuratore dell'Aquila Alfredo Rossini interrogheranno infatti il coordinatori nazionale del Pdl, Denis Verdini, e oltre il presidente dimissionario della Btp, Riccardo Fusi, e l'imprenditore aquilano Ettore Barattelli, presidente del Consorzio Federico II.

Tutti e tre già indagati, nell'ambito dell'inchiesta più ampia della Procura di Firenze che ha già portato l'arresto del presidente del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici, Angelo Balducci, dell'imprenditore Diego Anemone, e al coinvolgimento del capo della protezione Civile nazionale, Guido Bertolaso.
Una giornata decisiva, dicevamo, perché secondo le nuove carte investigative dei carabinieri del Ros di Firenze, si complicherebbe la posizione degli indagati.

Ci sarebbero infatti elementi probatori secondo i quali i rapporti d'affari tra il coordinatore del Pdl e l'imprenditore Fusi non si sarebbero interrotti nel 1996, come affermato davanti ai magistrati, ma sarebbero stati ben vivi anche dopo il terremoto aquilano.

Si rafforzerebbe dunque l'ipotesi accusatoria, basata su una gran mole di intercettazioni telefoniche, secondo cui il coordinatore Verdini avrebbe fatto pressioni indebite a tutti i livelli, in particolare nei confronti del capo della Protezione civile Guido Bertolaso, del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, del commissario per la ricostruzione Gianni Chiodi, per far ottenere all'imprenditore Fusi, in società con le aziende aquilane del Consorzio Federico II, appalti da milioni di euro, violando la leggi che regolano il corretto conferimento degli appalti.

Al centro dell'attenzione ci sarebbe l'appalto 7 milioni, ottenuto dal consorzio Federico III per realizzare una scuola provvisoria. La Procura valuterà poi la possibilità di ascoltare come persona informata dei fatti anche il sottosegretario Gianni Letta, come già avvenuto per Gianni Chiodi e Guido Bertolaso.

LE REAZIONI

Verdini: i fatti smentiranno le falsità

"Ancora una volta, il solito circuito mediatico-giudiziario fondato su frammenti di atti d'indagine di cui non vi e' neppure certezza di veridicita', con una continua e sistematica violazione del segreto istruttorio, riempie le pagine dei giornali sostenendo falsita' e imprecisioni che saranno puntualmente smentite dalla realta' dei fatti". Lo dice in una nota il coordinatore del Pdl, Denis Verdini, riferendosi alle notizie pubblicate sui quotidiani riguardo l'inchiesta sugli appalti del dopo terremoto in Abruzzo.

Protezione civile: ennesima ricostruzione fantasiosa

"Prendiamo atto dell'ennesima ricostruzione fantasiosa sui lavori del dopo terremoto a l'Aquila, in occasione dei quali sarebbe stato posto in essere il tentativo di agevolare qualche gruppo imprenditoriale a scapito della trasparenza e correttezza delle procedure adottate invece dalla struttura del Commissario Delegato per l'emergenza Abruzzo". E' quanto si legge in una nota diramata dal Dipartimento della Protezione civile. "Se i virgolettati attribuiti ad un rapporto dei R.O.S. corrispondono effettivamente a quanto appurato dalle indagini lo stabilira' la magistratura competente. Giova, pero', ricordare che in data 16 luglio 2010 il Dipartimento della Protezione Civile, tramite un'accurata analisi degli uffici competenti dei R.O.S., dimostrava con tutti gli allegati la procedura di gara europea che il Dipartimento aveva avviato per la realizzazione delle scuole provvisorie per L'Aquila, denominate MUSP (Moduli ad Uso Scolastico Provvisorio).
Come si evince chiaramente dal rapporto - prosegue il comunicato - da oggi consultabile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile, in nessun caso a tali gare ha partecipato il Consorzio Federico II oggetto delle indagini e degli articoli di stampa. Piu' precisamente un'associazione temporanea d'impresa (ATI) formata dalla BTP, con la societa' mandataria CMP di Martinsicuro (TE) e con l'impresa Vittorini dell'Aquila ha partecipato ad una sola gara comunitaria relativa alla progettazione e realizzazione della scuola "Carducci" dell'Aquila. L'importo a base di gara era di euro 7.350.000, la gara e' stata aggiudicata ad euro 6.843.900, iva esclusa, con un ribasso del 7.23%. Questa ATI ha poi subappaltato lavori di scavo alla societa' Barattelli ed altri lavori alla societa' Marinelli ed Equizi Srl".
La Commissione di gara - prosegue la nota - era presieduta dal Prefetto de L'Aquila, Franco Gabrielli, e composta anche da rappresentanti del Dipartimento della Protezione Civile e da tecnici del Provveditorato alle Opere Pubbliche. Per quel che riguarda poi le altre tre iniziative riportate dai quotidiani, si evince con chiarezza come in nessun caso il Dipartimento della Protezione Civile o la Presidenza del Consiglio dei Ministri abbiano avuto alcun ruolo a riguardo. Infatti, per la caserma Campomizzi si tratta di iniziativa autonoma adottata dal Provveditore alle Opere Pubbliche della Regione Abruzzo; per i puntellamenti nel centro storico si tratta di affidamento assegnato autonomamente dal Comune de L'Aquila, a riprova del fatto che nel centro storico della citta' e' il Comune l'unico soggetto titolare degli interventi; per la sede della Cassa di Risparmio di L'Aquila trattasi di intervento privato i cui titolari avevano presentato domanda di cofinanziamento ai sensi della normativa che consente la ristrutturazione di edifici vincolati dai Beni Culturali in tutta Italia, e nulla hanno avuto a che vedere con i finanziamenti statali per il terremoto del 6 aprile 2009.
Si tratta di precisazioni - conclude il comunicato - che sono state piu' volte ribadite nel corso degli ultimi sei mesi: dati, fatti, numeri e carte inequivocabili e indiscutibili, che in qualsiasi Paese normale avrebbero consentito una serena e obiettiva analisi di quanto accaduto e la presa d'atto di un intervento esemplare per rapidita', efficacia, trasparenza e rispetto, non solo delle leggi, ma soprattutto dell'etica pubblica, se esiste ancora".

Bondi: clima orribile

"Viviamo in un'atmosfera orribile e devastante, in cui periodicamente una certa stampa diffonde stralci di indagini giudiziarie con l'unica conseguenza di straziare personalmente e politicamente esponenti del nostro movimento, prima di qualunque pronunciamento della magistratura". E' quanto si legge in una nota del coordinatore Pdl Sandro Bondi.


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