I dipendenti dell'Agriservice si ribellano alla chiusura

22 Settembre 2009   10:38  

I dipendenti del punto di ristorazione vendita diretta contadina Agriservice, molti dei quali sfollati aquilani, con al seguito un vitello Aquilotto, protestano fuori l'Emiciclo  per protestare contro l'ordinanza dei Vigili Urbani,  che hanno  sequestrato la struttura esterna in legno che consentiva di ospitare clienti a pranzo e a cena. Orgoglioso del provvedimento l'assessore Marco Fanfani, in questo caso inflessibile tutore delle regole e della legalità che afferma:  “E’ stato commesso un abuso edilizio e l’Agriservice lo sa bene visto che c’erano già stati esposti diffide e multe.”
Abuso edilizio, dunque, ma ad una prima vista non sembra che le altre strutture sorte lungo via della Croce rossa siano tanto diverse da quella dell'Agriservice, che per di più era lì da anni e dopo il sisma ha aggiunto solo la tettoia esterna. L'abuso edilizio consisterebbe  perché troppo vicina alla strada, ma è posta a 5,20 metri, quando il limite minimo è 5. E che non è una struttura removibile. Rischiano di perdere il lavoro a sfollati aquilani, e portare ala chiusura una struttura che acquista prodotti alle aziende agricole aquilane, per soli 20 centimetri di distanza dalla strada.
 E poi: perché viene preso di mira proprio un punto di vendita diretta contadina, che sta facendo concorrenza ad altre attività lungo via della Croce Rossa, che è diventata la via principale della città terremotata?  Sono domande che potrebbero portare molto lontano...


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