I precari in lotta fuori i cancelli e sopra le terrazze

21 Ottobre 2008   20:45  

Mentre dentro il palazzo il tempo scorreva lento, fuori i cancelli erano in centinaia i precari e lavoratori pubblici a rischio licenziamento che hanno manifestato, accogliendo con  fischi e sarcastici applausi, i consiglieri ed esponenti politici.
Sono i precari co.co.co. e a tempo determinato della regione Abruzzo che chiedono la stabilizzazione, dando priorità a chi ha fatto i concorsi, come ad esempio il personale del Bura. Ci sono i 40 precari della Asl dell'Aquila, che non sono stati riconfermati dopo anni di lavoro.
I dipendenti della Reiss Romoli e del servizio mensa Onama. E ancora i dipendenti delle Comunità montane e dei Parchi, che rischiano il posto se non verranno al più presto erogati i fondi adeguati per far funzionare i loro enti.
Il consiglio oggi non ha deciso nulla. I precari della regione hanno però strappato la firma di molti consiglieri su un documento che li impegna ad approvare una norma ponte per la stabilizzazione all'inizio della prossima legislatura. Gli altri qualche promessa. Ma di certezze nessuna. Poco male, i precari sono abituati a campare alla giornata.

I PRECARI DELLA ASL OCCUPANO  LA TERRAZZA DEL PALAZZO DEL CONSIGLIO 

Per protestare contro la mancata stabilizzazione un gruppo di precari della ASl di Avezzano-Sulmona-Castel di Sangro hanno raggiunto la terrazza del nuovo palazzo della presidenza del Consiglio regionale. E' stato questo l'apice della mobilitazione dei precari della Regione e di quelli delle Asl che con una nutrita rappresentanza hanno manifestato da stamani di fronte a palazzo dell'Emiciclo, dove era stata programmata una riunione del Consiglio regionale poi rinviata. Questo per chiedere l'attuazione di provvedimenti di stabilizzazione sui quali lo stesso Consiglio si era impegnato. I precari della Regione sono circa 300 quelli delle Asl circa 700. In particolare quelli delle Asl avrebbero dovuto incontrare il commissario della sanità nominato dal Governo nazionale Redigolo insieme ai capigruppo regionali. Ma la riunione è stata rinviata probabilmente a venerdì prossimo per un improvviso impegno di Redigolo. Al termine della giornata si sono detti molti arrabbiati i precari della Asl di Avezzano-Sulmona-Castel di Sangro per i quali il contratto è in scadenza il 31 ottobre prossimo. Il sindacalista della Rdb Cub Giuseppe Gentile ha accusato il presidente del Consiglio regionale, Marino Roselli, di insensibilità istituzionale. "Il Consiglio regionale non riesce neppure a svolgere il ruolo di tramite per risolvere un problema sul tappeto da 11 anni - dice Gentile -, il dott. Redigolo si è reso disponibile per incontrarci venerdì ma la presidenza del Consiglio non ci conferma la presenza dei consiglieri e quindi non ufficializza la riunione. E' vergognoso - conclude il sindacalista - una istituzione non può trattate così persone in difficoltà"

FT

 


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