INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA: PUNTO QUALIFICANTE DEL PIANO

03 Aprile 2008   13:28  
L'Abruzzo non e' piu' agli ultimi posti tra le regioni italiane per il livello di integrazione sociosanitaria. Dalle sperimentazioni e dai risultati emersi, si e' capito, infati, che il lavoro sviluppato in questi anni ha fatto in modo che tutti i territori si abituassero a pensare in termini di integrazione'. Lo ha sostenuto, questa mattina, a Montesilvano, l'assessore alle Politiche sociali Betti Mura in apertura del convegno su 'L'integrazione sociosanitaria. Esperienze e prospettive della Regione Abruzzo'. 'Del resto, non a caso, nel Piano Sanitario appena pubblicato, - ha continuato l'assessore - gli elementi di integrazione sociosanitaria sono punti qualificanti della filosofia di questo fondamentale strumento di programmazione'. L'assessore ha poi dato atto della grande collaborazione ricevuta dal settore Sanita' auspicando, al tempo stesso, che il potenziamento della medicina del territorio si traduca in concreto in un minor congestionamento delle strutture ospedaliere. 'Il 21 marzo scorso, data di pubblicazione del nostro Piano Sanitario - ha esordito l'assessore alla Sanita' Bernardo Mazzocca - metaforicamente si puo' dire che e' nata la primavera della sanita' abruzzese. L'integrazione e' uno degli aspetti piu' avanzati all'interno di uno strumento che abbiamo definito un sistema di garanzie per la salute. La parte piu' innovativa - ha spiegato l'assessore - e' il raggiungimento dell'efficacia delle prestazioni a cavallo tra quelle sanitarie e quelle sociali. Uno degli obiettivi principali - ha proseguito - non e' tanto quello di ridurre la spesa sanitaria quanto quello di spendere meglio le risorse che ci vengono assegnate. Quella che abbiamo realizzato con il Piano sanitario - ha ripreso Mazzocca - non e' solo una rivoluzione legislativa ma anche culturale. Abbiamo puntato sull'equita' sociale sia in rapporto ai territori che in relazione alle prestazioni assicurate. Ora dobbiamo traurre in concreto questa impostazione'. Diverse sono le modalita' di integrazione previste nel Piano: da quella istituzionale a quella delle forme di gestione tra gli operatori, a quella professionale che presuppone il concetto di rete. 'La Regione - ha ripreso l'assessore - si e' riallinetata con le altre sia sul fronte legislativo che sotto l'aspetto programatico. Un esempio e' dato dalle linee guida per i manuali dell'accreditamento definitivo delle strutture sanitarie, manuali ormai prossimi all'approvazione in Giunta'. Successivamente, il direttore dell'Agenzia sanitaria regionale ha fornito alcuni dati sul tasso di ospedalizzazione passato dai 280 mila ricoveri del 2006 ai 220 mila dello scorso scorso con un abbattimento di ben 60 mila unita' nel settore macroospedaliero. Sono contestulmente diminuiti i day hospital mentre aumentano le attivita' di day surgery a conferma di una risposta sanitaria piu' appropriata. Infine, si punta, per la fine del 2009, ad unico piano sociosaniatrio, uno strumento unico che portera' alla riunificazione degli ambiti di intervento. (AGI)

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