''Il Comune di Introdacqua fra abbandono, incuria e degrado''

01 Luglio 2013   10:57  

Riceviamo da Patrizio Shiazza, segretario regionale “Ambiente e/è Vita Abruzzo Onlus'', e pubblichiamo.

''Se il marketing territoriale può essere definito come la politica di organizzazione intenzionale dell'offerta (infrastrutture, vantaggi ed incentivi economici, ospitalità e permeabilità sociale, stabilità istituzionale e sostenibilità ambientale), con l'obiettivo di attrarre investimenti e sostenere lo sviluppo locale possiamo essere certi che l’Amministrazione Comunale di Introdacqua naviga a vele spiegate verso la direzione opposta.

Per promuovere un territorio, infatti, è necessario che insista un rapporto simbiotico fra la tipologia e la qualità dell’area e le azioni finalizzate alla sua valorizzazione, ma tutto ciò ad Introdacqua è una chimera.

Del resto è sufficiente dare corso ad un’analisi dell’attuale gestione del territorio e dell’arredo urbano per rendersi facilmente conto di come difettino anche i fondamentali di un’iniziativa volta alla promozione di questo meraviglioso Comune del centro Abruzzo che ricordiamo essere cerniera naturale e corridoio ecologico fra il Parco Nazionale della Majella, il Parco Nazionale d’Abruzzo-Lazio e Molise e fra le Riserve delle Gole del Sagittario, del Lago di San Domenico e Lago Pio e del Genzana –Alto Gizio.

Basterebbe, per certificare la mancata gestione ordinaria del Paese, passeggiare per le vie del centro storico o lungo le direttrici di collegamento alle frazioni per registrare : lla mancanza di un piano colore dell'abitato, la devastazione in cui versa la scalinata d’accesso al corso principale che risulta essere priva (da qualche anno) dell’illuminazione al sommo dei gradini, le fioriere che seguono i cicli climatici (o sono spoglie o sono ricche di vegetazione spontanea), le aiuole infestate di vegetazione priva di alcun valore naturalistico, le panchine per la maggior parte danneggiate, la cartellonistica di servizio insufficiente , il parco giochi centrale in stato di abbandono e con giochi non funzionanti (e a norma?), l’area picnic nella totale incuria e sporcizia, i principali monumenti nel degrado, le strade che conducono nelle frazioni o le arterie laterali ridotte a mulattiere, gli impianti sportivi praticamente inutilizzabili e con un palazzetto dello sport il cui futuro è nei migliori dei casi incerto, la presenza di diversi siti di abbandono incontrollato di rifiuti ed i canali acquiferi di competenza comunale che meriterebbero un’analisi della qualità delle acque.

Ora se l’intenzione resta quella di valorizzare le bellezze di Introdacqua ai fini di un implementazione dei flussi turistici e di rilanciare la stagnante economia comunale, non è facile intendere di come l’Amministrazione non intervenga con azioni programmate e mirate capaci ed idonee ad eliminare tutti i detrattori ambientali e gli elementi ostativi affinché l’obbiettivo venga raggiunto.

Appare evidente che occorre sia un’inversione di rotta sia la stesura di un piano organico d’intervento in grado di ovviare a tale situazione e di avviare un virtuoso percorso di rilancio dell’immagine e dell’economia di Introdacqua che ancora oggi, nonostante tutto, resta una dei Paesi più belli e ricco di risorse naturali d’Abruzzo e non solo.

Si ritiene opportuno abbandonare idee mirabolanti (a tale proposito sarebbe bello conoscere che fine hanno fatto le tanto millantate pale eoliche), smettere di pensare ai Piani regolatori nell’anno prima delle elezioni e preoccuparsi di “governare” Introdacqua partecipando a bandi in sinergia con i Comuni della Valle del Sagittario e rompere l’isolamento che fa di questo Comune l’unico in cui il valore degli immobili perde consistenza ogni anno al contrario delle municipalità vicine.

A tale proposito nasce spontanea una domanda : ma se i cittadini di Introdacqua pagano le tariffe di IMU, rifiuti e acqua fra le più alte del territorio perché i servizi scarseggiano e la manutenzione ordinaria latita?


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