Il Delfino non si ferma più: Pescara-Ascoli 4-1

Sansovini e Insigne regalano il terzo posto: Adriatico in estasi

22 Ottobre 2011   16:12  

Il Delfino ha imparato a volare. Dopo una vittoria come quella di lunedì, era difficile confermarsi, soprattutto a questi livelli. Eppure questo Pescara ci sta riuscendo, rasentando la perfezione. Anche oggi, così come cinque giorni fa, non c'è stata storia all'Adriatico con i dannunziani che continuano a divertirsi e divertire: l'Ascoli di Castori è stato preso d'assalto da Sansovini e compagni, quasi fosse un tiro al bersaglio in stile Luna Park.

La partita. Il Pescara scende in campo con qualche novità rispetto al successo ottenuto lunedì al "Rigamonti": Capuano torna in difesa al posto di Brosco, mentre a centrocampo il cambio è obbilgato con Kone che rileva lo squalificato Cascione.
Anche Castori adopera qualche cambiamento annunciato alla vigilia, passando da un prudente 4-4-2 ad uno più spregiudicato 4-3-3 con il tridente formato da Papa Waigo, Soncin e Romeo. Di Donato ce la fa ma si accomoda in panchina.
L'avvio di gara, al solito, è targato Pescara: Immobile fa venire il mal di testa a Guarna, spesso chiamato in causa dall'attaccante biancazzurro che pare un furetto. Tuttavia, la partita con il passare dei minuti perde la verve iniziale fino al 16', quando Romeo commette un brutto fallo ai danni di Togni che, dolorante, viene sostituito dal rientrante Marco Verratti. Per l'arbitro Tozzi è rosso diretto nei confronti dell'attaccante bianconero, non nuovo a gesti simili.
Nonostante la superiorità numerica, però, il Delfino sembra essere piuttosto bloccato da un Ascoli che non si scompone: i marchigiani, però, riescono a difendere lo zero a zero solo per dieci minuti. Al minuto numero 26, infatti, i padroni di casa trovano il vantaggio: Sansovini, sul filo del fuorigio, controlla un lancio al bacio di Verratti e, dopo essersi fatto respingere la conclusione da Guarna, trova il gol con la porta praticamente sguarnita. Vane le  proteste ascolane per la presunta posizione di off-side da parte del capitano del Pescara.
A questo punto la squadra di Zeman e trova coraggio ed entusiasmo: Insigne si inventa un pallonetto alla Maradona che sfiora la traversa, mentre Immobile si divora un gol che sembrava già fatto. Il secondo gol è nell'aria e infatti arriva al 36': no-look di Insigne al limite dell'area per Sansovini che,  con un solo tocco, controlla e scavalca Guarna segnando ancora a porta vuota, per il 2-0.
In campo non mancano le scintille: il derby sentitissimo dalle tifoserie e sembra riversarsi sul terreno di gioco con le squadre che spesso e volentieri accennano alla rissa.
Nel finale i marchigiani non ne approfittano per accorciare le distanze: proprio allo scadere, infatti, Soncin si invola sulla destra e serve un grande pallone al centro per Papa Waigo, ma Anania è strepitoso a salvare sul tiro a botta sicuro dell'attaccante senegalese.

Nella ripresa gli uomini di Zeman fanno accademia ed è sempre uno spettacolo vederli giocare; il Pescara, infatti, anche sfruttando l'uomo in più va ancora vicino al terzo gol in un paio di occasioni, fra queste la più pericolosa la crea Kone che si fa respingere il tiro da Guarna. Ormai l'Ascoli è letteralmente in balìa degli abruzzesi che passano ancora con Sansovini: stavolta è Balzano a servire l'assist che il bomber capitalizza nella rete che vale il 3-0 e che, se ce fosse mai stato il bisogno, mette il lucchetto alla gara.

L'Ascoli trova il 3-1 a un quarto d'ora dalla fine con Tamburini, ma è un dato che interesserà solo gli almanacchi. A tempo scaduto, la ciliegina sulla torta la mette Insigne, servito splendidamente da un grande Marco Verratti, tornato a dettar legge nel centrocampo biancazzurro.

Adriatico in estasi: il Pescara è terzo, in piena lotta per la promozione. Sono 22 i punti ottenuti dai biancazzurri, a solo un punto di distanza dal Padova secondo, quattro in meno della capolista Torino (con una gara in meno).

Pescara (4-3-3): Anania; Zanon, Capuano (27' st Brosco), Romagnoli, Balzano; Kone, Togni (23' Verratti), Gessa; Insigne, Sansovini, Immobile (1'st Maniero). A disp.: Pinsoglio, Petterini, Giacomelli, Soddimo, Nicco. All.: Zeman.

Ascoli (4-3-3): Guarna; Tamburini, Gazzola, Faisca, Giovannini; Parfait, Vitiello (24'st Ilari), Sbaffo; Papa Waigo (12' st Boniperti), Soncin (12' st Falconieri), Romeo. A disp.: Di Donato, Peccarisi, Pasqualini, Maurantonio, Ciofani, Marchionni. All.: Castori.

Arbitro: Sig. Tozzi di Ostia Lido (Sig. Meli di Parma  e Sig. Paganessi di Bergamo.)

Marcatori: 26', 36', 9'  Sansovini (P), 28' st Tambruini, 45'+2' Insigne.
Ammoniti: Immobile (P), Soncin (A), Vitiello (A). Sbaffo (A).
Espulsi: 16' Romeo per gioco scorretto.
Note: Rec: 3'pt; 4'st. Spettatori: paganti 7247 (€62995,50), abbonati 2882 (rateo €15590,41), totale 10129 (€ 78585,91).

Daniele Polidoro


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