Il Latina vuole togliere il freno a mano

16 Ottobre 2013   08:13  

Allenamento nel pomeriggio per i biancazzurri che hanno lavorato sulla tattica e sulla tecnica oltre a un lavoro fisico con corse alternate. Piscina per Pelizzoli (che oggi effettuerà un controllo a Milano dal prof. Castagna che lo aveva operato qualche anno fa), terapie per Nielsen e Piscitella, differenziato per Maniero che ha svolto un lavoro personalizzato.

E' tornato dalla nazionale Cosic che si è allenato con il gruppo, mentre torneranno ad allenarsi oggi: Pigliacelli, Politano e Viviani. Zuparic sarà a disposizione da questo pomeriggio.

Uscito anzitempo dall'allenamento Capuano per un fastidio alla giunzione miotendinea al gemello esterno sinistro.

Oggi doppio allenamento: la mattina a Francavilla (ore 10), poi intervista a Giuseppe Rizzo, nel pomeriggio a Città Sant'Angelo (ore 15.30).Il Latina continua ad allenarsi alla “Fulgorcavi”. Ieri allenamenti tecnico tattico, nel pomeriggio partitella a tema. Oggi doppia seduta (ore 11.00 e 15.00), partitella in famiglia nel pomeriggio.

L’analisi sul Latina:

Non subisce gol cosa buona e giusta, perché vuol dire essere sicuri di conquistare almeno un punto.

Ma per fare uno scatto in avanti, per dare un segnale forte in ottica salvezza, occorre buttarla dentro. Sotto la gestione Breda, in sei gare, il Latina ha realizzato solamente tre gol, di cui due nella stessa gara (nell’unica vittoria stagionale in casa con il Brescia) e uno a Trapani. A Cittadella, in casa con il Lanciano, a Padova e domenica scorsa con il Modena, il Latina non solo non ha segnato, ma anche costruito poco in avanti. Sistemata la fase difensiva, con appena una rete al passivo, ora a Breda e ai suoi ragazzi resta il compito di essere più incisivi in zona gol.

In questo senso l’aiuto potrebbe arrivare dal ritorno in campo di Ghezzal, out da tre settimane per squalifica. Insieme a Jonathas formano una coppia potenzialmente devastante, ma i nerazzurri dovranno trovare l’uomo in grado di supportare e accompagnare i due attaccanti per andare in gol per raggiungere l’obiettivo salvezza. Il Delfino ha 8 punti in classifica, uno in meno rispetto al Latina, è vulnerabile in difesa (12 gol presi), ma in attacco sanno come far male (12 reti fatte).

L’esatto contrario del Latina, i pontini devono togliere il freno a mano e spingere sull’acceleratore. L’Amarcord di Gianfranco De Marchi su Pescara vs Latina edizione 1973/1974. “E’ stato un bel campionato eravamo partiti con la solita pretesa di fare un campionato tranquillo, sapevamo che c’era il Lecce ben attrezzata e che avrebbe vinto il campionato con facilità, faccio un nome, Ferrari un bomber di razza, Giagnoni, Materazzi, Crispino.

A metà campionato però ci siamo trovati nelle prime posizioni. Il 27 gennaio l’ultima di andata arrivava il Latina squadra anch’essa attrezzata, ma già nelle ultime posizioni di classifica. Nelle squadra del Latina giocava Altobelli, fortissimo sgusciate, Il tecnico Tom Rosati affidò a me l’incarico di marcarlo sottolineando che se non l’avessi fatto c’erano pronti dei sganassoni.

Mentre a Battiston il compito di custodire De Foglio detto il Garrincha dell’Agro Pontino. Compito difficile, perché dopo averli shakerati, il gol non arrivava, ma alla fine vincemmo due a uno, fu proprio Battiston ad aprire le danze, nella ripresa un grande Serato porto il conto a due, con un perfetto assist di Ciardella. Mancava poco alla fine, un contatto tra Pennati e l’esperto Altobelli che andò giù con mestiere. Proprio lui siglò il gol della bandiera su calcio di rigore.

Nella gara di ritorno a Latina dovevamo vincere per essere promossi, il Latina era matematicamente retrocessa, non so ma loro si ricombattettero, fecero anche un ritiro di dieci giorni, ci trovammo una squadra tosta, di nuovo a me il compito di marcare Altobelli, a Battiston il Garrincha del Agro Pontino (De Foglio), nonostante li stavamo asfaltando calcisticamente, il gol non arrivava, Tampucci l’ex di turno parò anche l’impossibile, poi Franco Rosati su calcio piazzato segno il gol promozione.

Il Presidente del Pescara Galeota fu portato negli spogliatoi perché svenne, mentre noi stavamo festeggiando lui disse: voglio vedere De Marchi, chiamatemi De Marchi, io dovetti abbandonare la festa in campo per andare ad abbracciare il Presidente che alla mia vista si riprese. Un ricordo indelebile per l’affetto che il Presidente aveva per me e per la promozione raggiunta.

Questa la formazione tipo di quell’anno.Pescara: Cimpiel; De Marchi, Battiston, Zucchini, Ciampoli, Rosati, Ciardella (Prosperi), Lopez, Serato, Pennati, Capogna. In panca: Ventura e Loseto. Allenatore: Tom Rosati. Noi ci piazzammo al primo posto con punti 54, vincemmo 19 gare e perdemmo tre gare: Lecce Pescara 3 0: Marcatori: 47' Crispino, 65' Fiaschi, 87' Fortunato; Salernitana Pescara 2 0 reti:3' Montorsi, 33' Leschio;Cosenza - Pescara 2 0 Marcatori: 74' Codognato, 85' Lualdi.

Mariano Barisani


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