Il Pescara cade ma resta secondo

Il Livorno vince 3-1 in rimonta: doppietta di Paulinho e Barone

05 Novembre 2011   16:39  

Sembra essere tornati indietro nel tempo. Il Pescara di oggi, dopo cinque vittorie consecutive, cade, e male, a Livorno: gli uomini di Novellino mettono in difficoltà i biancazzurri che, al dire il vero, non hanno brillato come nelle ultime giornate. Anzi, svarioni difensivi e una mancaza di mordente sotto porta hanno riportato il Delfino sulla terra. Tutto sommato per Sansovini e compagni è una sconfitta indolore ai fini della classifica in quanto mantengono il secondo posto in coabitazione col Sassuolo.

La partita. Tra gli abruzzesi, rientrano dalla squalifica Brosco, che soffia una maglia da titolare a Romagnoli e Togni, il quale si accomoda in panchina per lasciare lo spazio a Verratti. L'altro ballottaggio riguardava l'ultimo posto disponibile a centrocampo: Gessa ha avuto la meglio su Kone.
E veniamo ai padroni di Casa. Novellino deve fare i conti con numerose assenze: infatti, oltre allo squalificato Genevier, mancheranno per infortunio i vari Rampi, Siligardi, Miglionico, Pieri e Knezevic. Per questo le scelte dell'ex tecnico di Sampdoria e Torino sono obbligate o quasi: gli amaranto quindi scenderanno in campo con un 4-3-1-2 adattabile a 4-4-2 in fase di non possesso. Sugli esterni Salviato sembra essere inovità in vantaggio nel ballottaggio con Meola, mentre dall'altro lato torna dalla squalifica Lambrughi. La novità è rappresentata da Schiattarella in attacco in compagnia di Paulinho e Bigazzi.

L'avvio di gara è tutt'altro che spettacolare: i padroni di casa provano ad intimorire il Delfino in alcune circostanze e, nei primi minuti, ci riesce anche con un gioco piuttosto tattico ma poco redditizio. L'unica azione pericolosa è firmata da Bigazzi.

Tuttavia, la gara si sblocca al ventesimo quando Perticone sviene davanti a Cascione, regalando così al centrocampista ex Reggina l'opportunità di presentarsi a tu per tu con Bardi: è il gol del vantaggio. Dura solo quattro minuti, però, la gioia degli uomini di Zeman e cioè fino fino al ventiquattresimo: è Paulinho a trovare il pareggio su punizione, complice anche un errore della barriera che lascia scoperto uno spicchio di porta.

A questo punto il match cresce d'intensità: Verratti è ispiratissimo e regala prodezze, mentre Insigne sfiora per due volte il vantaggio. E'proprio nel miglior momento del Pescara che il Livorno completa la rimonta: Schiattarella trova Paulinho con un grande esterno destro che approfitta dell'errore della difesa biancazzurra e con un pallonetto chirugirco scavalca Pinsoglio per il raddoppio. Nel finale ennesima amnesia difensiva dei biancazzurri che concedono a Bigazzi l'opportunità di trovare il terzo gol ma, fortunatamente per il Delfino, l'attaccante amaranto non trova lo specchio della porta.

Primi quarantacinque minuti sotto tono dell'undici di Zeman che, pare tornato quelle delle prime uscite: poca lucidità e qualche indecisione difensiva di troppo, sono le novità, in negativo, della trasferta livornese.

La ripresa prosegue sulla falsa riga della prima frazione di gioco: il gioco ristagna prevalentemente a centrocampo e nessuna delle due squadre da l'impressione di poter segnare, c'è bisogno di un'invenzione di Bigazzi che, di tacco, pesca Barone servendogli un meraviglioso assist per il 3-1. A questo punto Zeman prova a dare la scossa i suoi con il doppio cambio: Immobile prende il posto di un evanescente Maniero, mentre Togni subentra a Gessa.

A dire il vero il Delfino rischia addirittura di capitolare quando Barone non concretizza una ripartenza micidiale dei suoi e getta alle ortiche il gol del 4-1.

Che sia una giornata no lo si capisce al minuto numero trentadue: Sansovini sfiora il palo da pochi passi dopo una splendida azione corale costruita sull'asse Insigne-Balzano.

Nel finale Insigne e Immobile provano a spaventare Bardi senza successo: per il Pescara è la quarta sconfitta stagionale.

I biancazzuri, comunque, mantengono il secondo posti in tandem con il Sassuolo a quota 28 punti, a cinque lunghezze di distanza dalla capolista Torino. 

LIVORNO-PESCARA - IL TABELLINO

LIVORNO (4-3-3): Bardi; Salviato, Perticone, Bernardini, Lambrughi; Filkor (37' Berlingheri), Luci, Remedi (11'st Barone); Schiattarella (27'st Piccolo), Bigazzi, Paulinho. A disp.: Mazzoni, Prutsch, Dell'Agnello, Meola. All. : Novellino
PESCARA (4-3-3): Pinsoglio; Zanon, Brosco, Capuano, Balzano; Cascione, Verratti, Gessa (20'st Togni); Insigne, Sansovini, Maniero (20'st Immobile). A disp.: Cattenari, Soddimo, Romagnoli, Petterini, Bocchetti, Kone. All.: Zeman.

Arbitro: Cervellera di Taranto (Pasado-Ranghetti)

Marcatori: 20'Cascione (PE), 24', 36' Paulinho (LI), 13' st Barone.

Ammoniti: Brosco (PE), Balzano (PE), Verratti (PE), Filkor (LI), Salviato (LI).

NOTE: Rec: 2'pt; 5' st .Spettatori: 4000 circa.. Un minuto di raccoglimento per le vittime dell'alluvione di Genova.

Daniele Polidoro


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