Il Psi: ''L'aeroporto dei Parchi collegamento strategico per turismo e poli di ricerca''

27 Settembre 2013   12:22  

Gianni Padovani Consigliere Comunale del PSI entra nel dibattitoin corso sull'aeroporto dei Parchi. A seguire la sua riflessione.

''In questi giorni è di grande attualità la questione dell'Aeroporto dei Parchi, dibattuto da social network, quotidiani, articoli on-line dalle firme griffate! E se la soluzione più saggia fosse, come quasi sempre accade nella vita di tutti i giorni, da ricercare nel mezzo?

Da un lato infatti si pone l’idea di sfruttare il sito per finalità collegate ad attività in mano alla Protezione Civile, dall'altro un progetto che predilige unicamente il canale commerciale che dall'Aeroporto sembrerebbe poter scaturire.

Non dimenticando poi la voce di quanti, più semplicemente, non lo vorrebbe affatto.

Il punto di vista che personalmente mi permetto di sposare, insieme al Gruppo Consiliare del PSI (Nardantonio Antonio e Vicini Giancarlo), guarda ad un orizzonte un po' più ampio, in grado di contenere diverse esigenze e di rispondere a varie problematiche connesse all'Aquila e provincia.

Escludere totalmente l'ipotesi legata al potenziale commerciale di una simile infrastruttura sarebbe un errore imperdonabile, simili occasioni vanno colte al volo e sfruttate diligentemente in funzione esclusiva della crescita, dello sviluppo, dell'ammodernamento e dell'accentramento in chiave Nazionale di una città capoluogo di Regione, ahimè, territorialmente e geologicamente costretta entro confini spesso rivelatisi troppo angusti. Catene montuose, rete viaria e ferroviaria, ad oggi palesi vincoli per una più comoda e dinamica percorribilità verso e dalla città.

Compensare e valorizzare per via aerea quanto per via terra appare più complicato a nostro parere sembra essere una preziosa chiave di svolta per poter rilanciare un territorio che ha molto da dare e da offrire, ma che, come sopra espresso, risulta notoriamente chiuso agli impulsi esterni per tutta una serie di ragioni, prima fra tutte, il suo isolamento geografico e logistico.

Avendo una comoda via di accesso all'Aquila offerta dall’Aeroporto di Preturo “Giuliana Tamburri” non si tarderebbe a registrare, siamo certi, un’immediata crescita del commercio, del turismo artistico, culturale e religioso, anche in vista degli ambiziosi progetti che orbitano attorno al Capoluogo, candidato a Capitale Europea della Cultura per il 2019.

Sarebbe una ulteriore modalità, insieme ai determinanti 15 milioni previsti dal Decreto 08/04/2013 del Ministero per la Coesione Territoriale (per la ripartizione dei 100 milioni destinati alle attività produttive stabiliti dalla Delibera CIPE n.135 del 2012), per rilanciare il polo turistico del Gran Sasso, oltre ad agevolare e promuovere l'incremento di quanti vengono attratti dall’immenso patrimonio verde dei parchi locali, dalle cime innevate delle nostre montagne, impreziosite da celebri laboratori quali l’LNGS (Laboratorio Nazionale del Gran Sasso) e centrali di studio come il GSSI (Gran Sasso Science Istitute) e l’Università, a loro volta in grado di canalizzare l'interesse di studiosi e ricercatori.

E perchè non annoverare L'Aquila nella lista dei maggiori centri congressuali della penisola, anche in considerazione della sua posizione esattamente centrale rispetto all'asse nord-sud Italia?

Basti pensare in tal senso all'esempio non troppo distante dell'ispanica Girona: da piccolo centro sconosciuto ai più, a città oggi nota e percorsa ogni giorno da centinaia di presenze in virtù di un unico fattore di cambiamento: il suo Aeroporto; bhè, credo di non dover aggiungere altro!

Con questo non intendo negare il potenziale strategico dell'Aeroporto Dei Parchi per quanto attiene alle attività di Protezione Civile: corsi, esercitazioni, attività di soccorso.

Tutt'altro, sostenerne e promuoverne l'esercizio, specie in una terra che vi è ampiamente debitrice, è altrettanto doveroso! Senza però dimenticare che se è vero che la sicurezza finalizzata al mantenimento ed alla protezione di quanto oggi il territorio aquilano offre ai suoi cittadini, è altrettanto vero che ciò non può e non deve rappresentare un freno al suo sviluppo economico, culturale, professionale, logistico, turistico: sarebbe un semplice controsenso.

Non approvo assolutamente quanti contrari alla realizzazione del progetto dell’Aeroporto dei Parchi, ne’ tantomeno coloro che cercano di trasformare l’intera vicenda in un terreno di scontro politico e campanilistico tra L'Aquila e Pescara.

Riteniamo con convinzione che l'aeroporto d'Abruzzo “Pasquale Liberi” debba restare il nostro aeroporto internazionale, mentre all'aeroporto dei Parchi vada riconosciuto il ruolo di infrastruttura destinata a ridurre l'isolamento delle aree interne, della provincia dell'Aquila (e non solo) dal resto della Penisola, al fine di contribuire all’ascesa sociale, economica e produttiva del nostro territorio.''

 


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