Il Senatore Luigi Lusi, un vero abruzzese

27 Ottobre 2010   15:11  

Mi è capitato nei giorni scorsi di essere invitato ad una riunione del Centro Studi Gioacchino Volpe di L’Aquila, onlus operante a L’Aquila da un paio di anni.
In questa occasione era invitato il Senatore Luigi Lusi del PD, abruzzese doc di origini e di vissuto, seppur eletto in Liguria per le alchimie strane della politica.
Lusi ha donato un contributo al Centro Studi G. Volpe, nell’ambito degli 8 milioni di euro destinati all’Abruzzo dalla cosiddetta “legge mancia” ( nomen, omen..), iniziativa meritoria dei gruppi parlamentari del PD.
Capita di assistere a cerimonie di ringraziamento per un contributo ricevuto, ma questa volta lo “scenario” era speciale: c’erano al contorno i ragazzi che hanno svolto il servizio civile nel progetto “Uniti per l’Abruzzo, oltre 40, a supporto nei comuni del cratere.
Un servizio che, con tanto di encomio dei sindaci, si è rivelato utilissimo per queste piccole amministrazioni terremotate, dove anche una persona in più negli uffici vale moltissimo.
Il Senatore Lusi, senza badare né alle “etichette” culturali e neppure alla logica della clientela, ha gestito una serie di contributi a numerosi progetti in provincia dell’Aquila.
Investimenti visibili, non la consulenza agli amici: è così che il centro studi ad esempio li usa per la realizzazione di una struttura polifunzionale con aule tecnologiche dedicate alla formazione, nel progetto articolato di “casa delle associazioni” in costruzione a L’Aquila.
Un “metro” operativo essenziale dunque: dare i contributi a soggetti “titolati”  per opere “vere”: troppe volte si è assistito a contribuiti a squadre di calcio o alle sagre del sindaco amico.
Luigi Lusi ha gestito con criterio tutta l’erogazione dei contributi legge mancia per il cratere, oltre 7 milioni in provincia dell’Aquila.
Ciò che mi ha colpito, a prescindere dal merito dell’iniziativa, è stato il “modo” con cui ha approcciato il senatore: nessuna pubblicità sui media, un brindisi confidenziale nelle sede provvisoria del centro studi, e l’aver dato un contributo ad una struttura che non appartiene all’apparato ufficiale vicino al Pd.
L’operazione “legge mancia” da altri politici nostrani è stata sbandierata ancora prima si concretizzasse, mentre Luigi Lusi l’ha concretizzata e gestita con precisione e cercando requisiti veri per i progetti da sostenere: onore alla sua abruzzesità, dimostrata sul campo.

Vincenzo Calvisi


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