Il Tar: il trituratore di Bazzano è in regola

29 Maggio 2008   10:36  

Il Tar abruzzese rimette definitivamente in funzione gli ingranaggi del trituratore dei rifiuti di Bazzano, respingendo il provvedimento della Regione che ne aveva stabilito il blocco per sei mesi. La determina regionale, lo ricordiamo, era motivata dal fatto che il capannone dell'Autobazar Adamo, che ospita l'impianto mobile, è collocato in un' area industriale non compatibile con il trattamento dei rifiuti, e in secondo luogo l'attività non era stata assoggettata a Valutazione incidenza ambientale. Il Tar aveva però già predisposto il 20 maggio, con un decreto cautelare, la ripresa delle attività, dando seguito ad un ricorso presentato dai titolari dell'impianto e dal Comune dell'Aquila, che tra le altre cose sottolineavano che la compatibilità ambientale riguarda tutti gli impianti mobili in funzione in Abruzzo, ma la sospensione era scattata solo per quello di Bazzano. Inoltre bloccare l'impianto di Bazzano senza immediate alternative avrebbe esposto la città dell'Aquila ad una grave emergenza, perchè secondo la legge i rifiuti non trattati non possono essere conferiti fuori Provincia, in questo caso alla discarica Cerratina di Lanciano.
Esulta il sindaco Massimo Cialente e annuncia. "Ora procederemo con tutti i passaggi necessari a definire una volta per tutte il regime autorizzatorio per la valutazione di impatto ambientale in riferimento all'impianto stesso". Intorno al trituratore si era innescata una battaglia politica, fatta di insinuazioni al vetriolo e scambi di carta bollata in particolare tra la maggioranza e l'esponente di Alleanza nazionale Gianfranco Giuliante. Non sfugge a nessuno però che l'emergenza rifiuti per il capoluogo è tutt'altro che scongiurata. Il trituratore non fa altro che sminuzzare il rifiuto tal quale e separare la parte ferrosa, prima di conferire il tutto a costi crescenti in una discarica, quella della Cerratina, che non sarà eterna. Ne è consapevole il sindaco che annuncia di voler definitivamente affrontare il problema in Consiglio nelle prossime settimane: la priorità è quella di far decollare immediatamente la raccolta differenziata, e dotare il territorio di siti e infrastrutture idonee allo smaltimento e al trattamento dei rifiuti.

FT


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