Il Times spara a zero sul bel paese:

22 Dicembre 2007   19:22  
Tutt´altro che positivo e confortante il ritratto che i più importanti quotidiani esteri stanno tratteggiando sulla notra Penisola. Qualche giorno fa´ dalle colonne del prestigioso NewYork Times emergeva un´Italia depressa che fa fatica ad arrancare in tutti i settori dell´economia. Oggi, impietosamente, in un pezzo che occupa un´ intera pagina il londinese Times definisce l´Italia come un paese vecchio e in declino. "I giorni di gloria sono finiti e l´Italia si appresta a diventare vecchia e povera", afferma il Times e descrive il nostro Paese come un posto dove "gli standard di vita sono caduti dietro quelli della Spagna e i politici sono vecchi e stanchi". "Adesso - continua il giornalista - i tristi italiani pensano che il loro futuro sia orribile". "C´è un senso di angoscia nazionale in Italia in questo scorcio di 2007" - afferma il Times -. "Per la prima volta la Spagna ha superato l´Italia in termini di standard di vita" e in cui si sente "sul collo il fiato della Grecia". Il problema, secondo il Times, non riguarda solo i prezzi molto alti ed i salari molto bassi, ma "raggiunge il cuore del dibattito dell´Italia con se stessa sulla propria anima e identità». Una nota positiva sembra esserci quando si parla di Fabio Capello Ct della nazionale inglese e Carla Bruni "che ha conquistato il cuore del presidente francese" che elevano un po´ gli umori degli italiani, ma subito dopo il giornalista continua ad elencare i vizi della bell´Italia sottolineando che gli italiani "sono consumati da un senso di declino nazionale". In particolare, la sensazione è che "il passato è la gloria dell´Italia, ma ne è anche la sua prigione, con la politica e l´economia dominate da una gerontocrazia, mentre gli imprenditori e i politici più giovani sono tenuti a freno". A sostegno della sua tesi annovera, tra le altre, le opinioni di Umberto Eco, Michele Salvati, Gianpaolo Pansa, Francesco Caltagirone secondo i quali anche l´arte fa´ fatica. "Sebbene - si legge nell´articolo - ci siano buoni registi, non c´è nessuno che possa essere paragonato a Fellini o Visconti, e Monica Bellucci, con tutta la sua bellezza, non è Sofia Loren (e in ogni caso vive a Parigi)". Un affondo alla politica non poteva mancare. Il Times, prendendo spunto dal libro "La Casta", si sofferma sugli sprechi e lo schifo della politica. Non viene risparmiato neanche "il Quirinale che costa quattro volte quanto Buckingham Palace" e sottolinea le criticità del mondo del lavoro dove "prevale una mentalità di lavoro per tutta la vita", con posti assegnati "non meritocraticamente, ma attraverso una rete di favori reciproci e legami familiari noti come "raccomandazione" (in italiano, ndr)" e con scioperi e proteste a ripetizione. "Perfino il nucleo familiare italiano - riferisce il Times - una volta baluardo (con la Chiesa Cattolica) della società italiana, è in declino, con un aumento dei tassi di divorzio, una bassa natalità e l´incremento dei genitori single", anche se la famiglia "continua a rappresentare un rifugio per i giovani italiani". Il Times non tralascia il problema della povertà delle famiglie (11%), i costi dell´energia, la forza dell´euro che colpisce l´industria del lusso e la concorrenza dall´Asia sul tessile. Il risultato, conclude il Times citando la ricerca dell´Università di Cambridge, "è che gli italiani sono i meno felici d´Europa", anche se "c´è una speranza": "In Sicilia - ricorda il quotidiano - il potere invalidante della mafia è finalmente contrastato dagli imprenditori, quasi tutti quarantenni con esperienza in campo europeo, che rischiano la vita rifiutandosi di pagare il pizzo". Il lungo articolo, pieno di pessimismo, si conclude però con parole di fiducia del presidente di Confindustria e Fiat, Luca Cordero di Montezemolo: "Al di là del malessere diffuso, la speranza c´e". "Il nostro paese - spiega Montezemolo interpellato dal quotidiano britannico - non si è solo fermato, ma sta andando indietro. Il problema non è soltanto la carenza di investimenti in ricerca e sviluppo, ma anche il fatto che ogni italiano pensa al proprio interesse e non al bene comune. Ma l´Italia non è solo pizza e spaghetti - continua Montezemolo -. Siamo un paese pieno di eccellenze e di energie positive. Possiamo invertire questo declino aprendo il paese al mercato, sbarazzandoci della burocrazia e liberando il talento dei giovani. Al di là del malessere diffuso, la speranza c´è. In Sicilia, il soffocante potere mafioso viene finalmente combattuto da imprendtori, quasi tutti quarantenni e con esperienze europee, che rischiano la vita rifiutandosi di pagare il pizzo". E poi non bisogna dimenticare quanto detto dalla più alta carica istituzionale delo Stato, Giorgio Napolitano che replicando all´articolo del New York Times sul "malessere generale" degli italiani aveva affermato: "Possiamo scommettere sull´Italia, sulle sue tradizioni storiche e sui suoi spiriti animali". Patrizia Santangelo

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