Il campus universitario di Pizzoli resta sotto sequestro

25 Ottobre 2010   16:40  

Il Tribunale del Riesame dell'Aquila ha rigettato stamane il ricorso per ottenere il dissequestro del campus universitario intitolato a Giulia Carnevale, situato nel Comune di Pizzoli, a pochi chilometri dal capoluogo. Per i giudici Serafini, Ferrari e Gargarella (quest'ultimo presidente) sussistono ancora le esigenze cautelari. A promuovere l'iniziativa legale era stato nei giorni scorsi Giulio Carnevale, padre della giovane morte a causa dei crolli del terremoto del 6 aprile 2009 e titolare della ditta Fer srl, che ha realizzato la struttura, raggiunto da avviso di garanzia insieme ad altre undici persone, tra cui il sindaco di Pizzoli, Angela D'Andrea ed i proprietario dei terreni in cui e' stato realizzato il campus universitario. L'avvocato Maurizio Cora, legale di fiducia della famiglia Carnevale ha annunciato il ricorso in Cassazione. Secondo la Procura dell'Aquila, le undici palazzine realizzate su un'area di 8 mila metri quadrati, sarebbero state realizzate in violazione di norme urbanistiche e paesaggistiche. Era stato un esposto della Soprintendenza prima e dell'associazione "Italia Nostra" poi, a dare il via all'indagine condotta dagli agenti del Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale del Corpo forestale dello Stato dell'Aquila che ha portato nelle scorse settimane al sequestro di tutta l'area. Intanto per i 33 ragazzi ospiti del campus si sono aperte le porte della ex caserma Campomizzi, mentre per quelli che avrebbero dovuto prendere possesso degli alloggi di Pizzoli dall'11 ottobre (altri 32 studenti universitari) si e' ancora in cerca di una soluzione. Per questi ultimi si prospetta come soluzione, gli alloggi della Reiss Romoli.


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