Il concorsone della ricostruzione: puro merito o tutela dell'aquilanità?

25 Agosto 2012   11:36  

E 'stato ripetuto tante volte: il terremoto è stata un'immane tragedia, ma la ricostruzione può ed anzi deve diventare una grande occasione di crescita economica e di creazione di posti di lavoro.

Ne è prova il concorsone il cui bando uscirà nei primi giorni di settembre e che dovrà portare all'assunzione di 300 persone al fine di dotare di personale qualificato gli Uffici che gestiranno al posto della struttura commissariale la complessa partita della ricostruzione.

Posti di lavoro si badi bene a tempo indeterminato, cosa rarissima se non unica in epoca di spending review, di licenziamenti e precarizzazione del lavoro.

Sarà un concorso ovviamente nazionale organizzato dal Formez, per cui si prevedono migliaia di partecipanti.

Ad agitare le acque e provocare polemiche feroci la conferma oramai certa, ribadita ieri obtorto collo dal sindaco Massimo Cialente del fatto che non saranno previsti canali privilegiati per i 600 precari, in buona parte aquilani, assunti dopo il sisma.

E men che meno, per gli staffisti politici, che fino all'ultimo hanno cercato di approfittare della forse irripetibile possibilità di conquistarsi un posto fisso e statale.

Tutti uguali insomma ai nastri di partenza, tutti dovranno superare una preselezione che si annuncia assai impegnativa, visto il numero di partecipanti e l'altissimo grado di competenza tecnica richiesto per un lavoro così importante e delicato.

Solo dopo lo scritto e l'orale, superato un certo punteggio il 50% dei posti sarà riservato a chi già ha lavorato nel settore della ricostruzione.

Due le posizioni che animano il dibattito politico in questi giorni, rispondenti a due filosofie politiche: da una parte c'è chi si dice favorevole al far evitare le preselezioni ai 600 precari perché il rischio che buona parte di loro, aquilani e residenti nel cratere sismico, si ritroveranno disoccupati nella loro città terremotata. L'appartenenza territoriale, inoltre, e l'esperienza maturata nella ricostruzione, dovrebbe essere tutelata, soprattutto dopo un evento sismico che ha messo in ginocchio un'intera economia. 

Dall'altra parte si osserva invece: è giusto non prevedere scorciatoie e canali privilegiati, perché le 300 persone assunte dovranno essere le migliori e le più preparate su tutto il territorio nazionale. Un precario aquilano assunto al Comune, alla Regione e in altri enti e strutture in virtù delle sue capacità, e non magari per vecchi di meccanismi clientelari, familistici, e partitocratici - la cara vecchia  raccomandazione lodata dalla buonanima di Remo Gaspari e dai suoi tanti tristi epigoni - non dovrebbe avere nessun timore nel dimostrare di essere più bravo degli altri, superando una pre-selezione che  consisterà, anticipa il sito aquila.tv, in un quiz con un centinaio di domande di cultura generale e su tematiche della ricostruzione.

Ribattono i fautori della prima posizione con una domanda provocatoria: siete così certi che raccomandazioni e favoritismi non si verificheranno anche a livello nazionale, come tante altre volte è avvenuto in occasione di concorsi rivelatisi poi truccati?  Il risultato allora è di vedere arrivare a L'Aquila con un buon lavoro una nipote del sottosegretario, o dell'alto burocrate e generone romano (o milanese),  al posto di un precario aquilano costretto invece ad emigrare, e che invece avrebbe dato l'anima e il cuore per ricostruire la sua città.

A loro volta gli alfieri del merito ribattono: la ricostruzione è meglio affidarla ad esterni, che non hanno legami parentali e di altro e vario genere nel territorio, perchè in questo modo si minimizza il rischio di conflitto di interesse, di favoritismi, si evita di alimentare sospetti. L'Aquila poi deve uscire dalla sindrome del posto fisso, pubblico e garantito,  e sviluppare finalmente una sana mentalità imprenditoriale e del rischio, che nei secoli è coincisa con le epoche di splendore e benessere di questa città. 

Il sindaco Cialente auspica però almeno un piccolo privilegio territoriale: le prove scritte del concorsone si svolgano a L'Aquila, al fine portare un pò di movimento e indotto in una città sempre più alle prese con una devastante crisi economica e occupazionale.

FT


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