Il coraggio della legalità: domani fiaccolata al quartiere Fontanelle

25 Novembre 2011   12:55  

La parrocchia di San Pietro Martire, l'associazione Insieme per Fontanelle e l'associazione Codici scendono in strada domani pomeriggio (ore 18.30), a Fontanelle, per una fiaccolata a cui sono invitati a partecipare tutti i cittadini che vivono nella zona. I partecipanti sfileranno nelle vie di questo rione difficile, dove si sono verificati degli attentati ai danni dell'ex presidente Nello Raspa, e il corteo si fermera' in 5 punti cruciali, cioe' le abitazioni delle famiglie dove regna l'illegalita', per leggere gli articoli del Codice penale e assistere agli interventi di alcuni relatori.

Ad annunciare il programma della fiaccolata sono stati oggi don Massimiliano De Luca, Gianfranco Nobilio e Domenico Pettinari, promotori della manifestazione di denuncia.

"Loro, i delinquenti, agiscono a volto coperto - ha detto Pettinari - mentre noi ci mettiamo la faccia, li affrontiamo domani a volto scoperto per dire che non abbiamo paura, anche se sappiamo che con la nostra attivita' andiamo incontro a dei rischi".

"Qui a Fontanelle - ha detto don Massimiliano che in 4 anni ha imparato a conoscere alla perfezione il rione e i suoi abitanti, quelli onesti e quelli disonesti che vivono nel malaffare - ci sono 20 famiglie che ne tengono in ostaggio 514 e si e' creato un equilibrio che tutti conoscevano ma veniva comunque tollerato.

E se succedesse davanti casa di un giudice o di un comandante? I giudici - ha aggiunto - la devono smettere di concedere gli arresti domiciliari a chi continua a delinquere in queste case.

Il Comune ci deve dare una mano, questo e' il territorio piu' povero di tutta la regione, e chi commette reati qui sa come aggirare la legge, conosce la lentezza della burocrazia e i costi elevati per eseguire uno sfratto. Il problema e' ventennale e oggi siamo arrivati al punto che mancano strutture, servizi, scuole, non ci sono negozi, non c'e' piu' la farmacia".

"Qui ci sono persone che vivono in condizioni difficilissime, nel totale degrado - ha proseguito Nobilio - e ci vorrebbe almeno un'infermiera per le iniezioni gratis a chi non ha la disponibilita'". Pettinari, dopo l'istituzione di un presidio fisso della polizia municipale, ritiene che lo spaccio sia diminuito ma avanza altre richieste e cioe' "no agli arresti domiciliari a chi commette reati a casa, posti di blocco di personale armato in tutti gli accessi al rione, indagini patrimoniali su chi occupa le case popolari, sfratto degli abusivi, assistenza sociale direttamente sul posto".

Alla fiaccolata di domani ne seguira' un'altra, davanti al Tribunale, per chiedere ai giudici di tenere in carcere chi commette reati. 


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