Per oneri amministrativi le aziende italiana hanno speso nel 2008 16,6 miliardi di euro, una cifra pari all'1,1% del Pil ed equivalente ad una media di 12.334 euro ad impresa, pari a circa mille euro al mese. La stima viene da una indagine effettuata a giugno dal Centro studi di Unioncamere. Rispetto al 2006, le imprese hanno speso circa 1,7 miliardi di euro in piu', con un incremento medio per ciascuna impresa del 4,4%. Una crescita, comunque, inferiore a quella dell'inflazione nello stesso periodo. Anche l'incidenza dei costi della P.A. e gli interventi di semplificazione amministrativa saranno oggetto della Assemblea dei presidenti delle Camere di commercio-ConPer oneri amministrativi le aziende italiana hanno speso nel 2008 16,6 miliardi di euro, una cifra pari all'1,1% del Pil ed equivalente ad una media di 12.334 euro ad impresa, pari a circa mille euro al mese. La stima viene da una indagine effettuata a giugno dal Centro studi di Unioncamere. Rispetto al 2006, le imprese hanno speso circa 1,7 miliardi di euro in piu', con un incremento medio per ciascuna impresa del 4,4%. Una crescita, comunque, inferiore a quella dell'inflazione nello stesso periodo. Anche l'incidenza dei costi della P.A. e gli interventi di semplificazione amministrativa saranno oggetto della Assemblea dei presidenti delle Camere di commercio-Consiglio generale di Unioncamere, in programma a Roma il 1 luglio prossimo. "I costi che le imprese pagano per gli adempimenti amministrativi sono purtroppo ancora molto elevati - evidenzia il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello - Indubbiamente e' necessario procedere sulla strada della semplificazione amministrativa e della diffusione della telematica, che oggi, ed e' un dato che ci conforta, interessa il triplo delle imprese rispetto al 2006. Le Camere di commercio, storicamente in prima linea nei percorsi di modernizzazione dei rapporti tra amministrazione e imprese e da tutti riconosciute come un settore fra i piu' efficienti della P.A:, stanno contribuendo in maniera fattiva a tanti progetti di semplificazione: dalla comunicazione unica all'impresa in un giorno'". Dall'indagine risulta che il costo medio sostenuto dalle imprese dei servizi (circa 12.700 euro) e' superiore a quello delle aziende manifatturiere (circa 11.700 euro). Inoltre, l'indagine mostra che il 45,5% dell'ammontare complessivo degli oneri amministrativi pagati dalle imprese si riferisce a costi esterni mentre il restante 54,5% e' relativo a costi interni all'impresa. Per il 27,8% delle imprese i costi dei principali adempimenti amministrativi sono aumentati rispetto al 2007 (nel 2006, questa percezione interessava il 24,6% delle aziende) mentre per il 63,6% sono rimasti sostanzialmente invariati (la quota analoga era 60,2% nel 2006). Solo per l'8,5% del sistema produttivo si e' registrata una diminuzione, in maniera pressoche' identica all'ultima indagine.
La maggioranza delle imprese pero' promuove la P.A. Il 50,1% delle imprese formula un giudizio abbastanza soddisfacente sui servizi resi dalla Pubblica amministrazione, mentre il 4,3% si ritiene molto soddisfatto. All'opposto, il 32,2% esprime una valutazione poco soddisfacente e il 13,4% evidenzia la propria insoddisfazione. A livello settoriale, le imprese piu' soddisfatte sono quelle dei servizi (il 55,7% si mostra abbastanza o molto soddisfacente), a fronte di una quota piu' bassa nel comparto industriale (52,3%). L'informatizzazione della Pubblica Amministrazione continua poi a coinvolgere un numero crescente di imprese in Italia: oltre l'85% delle imprese intervistate (era il 46,5% nel 2006) dichiara di utilizzare almeno qualche volta modalita' telematiche per l'espletamento degli adempimenti amministrativi; in particolare, sale al 44,3% (in forte crescita negli ultimi 2 anni, se si considera che era il 16,3% l'analogo dato dell'ultima rilevazione) la quota di imprenditori che ormai utilizza esclusivamente procedure informatiche per la trasmissione di atti amministrativi. La quota di imprese che, invece, ha dichiarato di non aver fatto uso dell'informatizzazione per l'espletamento di adempimenti amministrativi si attesta al 14,3%, quota inferiore di ben 40 punti percentuali rispetto a due anni fa (53,5%). Il 39,5% delle imprese che hanno dichiarato di utilizzare sempre o qualche volta modalita' telematiche nei rapporti con la Pa (pari al 33,9% del totale delle imprese intervistate) sostiene di avere riscontrato una riduzione dei costi a proprio carico: il dato evidenzia una significativa crescita rispetto all'indagine di due anni fa (29,7%). In flessione rispetto al 55,8% registrato nell'indagine 2006, la quota (40,3%) delle imprese per cui i costi sono rimasti sostanzialmente invariati (pari al 34,5 sul totale delle imprese intervistate), mentre il 20,2% delle imprese che ha utilizzato procedure informatiche nei rapporti con la Pa sostiene di avere registrato un incremento dei costi (era l'11,5% nell'ultima rilevazione).siglio generale di Unioncamere, in programma a Roma il 1 luglio prossimo. "I costi che le imprese pagano per gli adempimenti amministrativi sono purtroppo ancora molto elevati - evidenzia il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello - Indubbiamente e' necessario procedere sulla strada della semplificazione amministrativa e della diffusione della telematica, che oggi, ed e' un dato che ci conforta, interessa il triplo delle imprese rispetto al 2006. Le Camere di commercio, storicamente in prima linea nei percorsi di modernizzazione dei rapporti tra amministrazione e imprese e da tutti riconosciute come un settore fra i piu' efficienti della P.A:, stanno contribuendo in maniera fattiva a tanti progetti di semplificazione: dalla comunicazione unica all'impresa in un giorno'". Dall'indagine risulta che il costo medio sostenuto dalle imprese dei servizi (circa 12.700 euro) e' superiore a quello delle aziende manifatturiere (circa 11.700 euro). Inoltre, l'indagine mostra che il 45,5% dell'ammontare complessivo degli oneri amministrativi pagati dalle imprese si riferisce a costi esterni mentre il restante 54,5% e' relativo a costi interni all'impresa. Per il 27,8% delle imprese i costi dei principali adempimenti amministrativi sono aumentati rispetto al 2007 (nel 2006, questa percezione interessava il 24,6% delle aziende) mentre per il 63,6% sono rimasti sostanzialmente invariati (la quota analoga era 60,2% nel 2006). Solo per l'8,5% del sistema produttivo si e' registrata una diminuzione, in maniera pressoche' identica all'ultima indagine.
La maggioranza delle imprese pero' promuove la P.A. Il 50,1% delle imprese formula un giudizio abbastanza soddisfacente sui servizi resi dalla Pubblica amministrazione, mentre il 4,3% si ritiene molto soddisfatto. All'opposto, il 32,2% esprime una valutazione poco soddisfacente e il 13,4% evidenzia la propria insoddisfazione. A livello settoriale, le imprese piu' soddisfatte sono quelle dei servizi (il 55,7% si mostra abbastanza o molto soddisfacente), a fronte di una quota piu' bassa nel comparto industriale (52,3%). L'informatizzazione della Pubblica Amministrazione continua poi a coinvolgere un numero crescente di imprese in Italia: oltre l'85% delle imprese intervistate (era il 46,5% nel 2006) dichiara di utilizzare almeno qualche volta modalita' telematiche per l'espletamento degli adempimenti amministrativi; in particolare, sale al 44,3% (in forte crescita negli ultimi 2 anni, se si considera che era il 16,3% l'analogo dato dell'ultima rilevazione) la quota di imprenditori che ormai utilizza esclusivamente procedure informatiche per la trasmissione di atti amministrativi. La quota di imprese che, invece, ha dichiarato di non aver fatto uso dell'informatizzazione per l'espletamento di adempimenti amministrativi si attesta al 14,3%, quota inferiore di ben 40 punti percentuali rispetto a due anni fa (53,5%). Il 39,5% delle imprese che hanno dichiarato di utilizzare sempre o qualche volta modalita' telematiche nei rapporti con la Pa (pari al 33,9% del totale delle imprese intervistate) sostiene di avere riscontrato una riduzione dei costi a proprio carico: il dato evidenzia una significativa crescita rispetto all'indagine di due anni fa (29,7%). In flessione rispetto al 55,8% registrato nell'indagine 2006, la quota (40,3%) delle imprese per cui i costi sono rimasti sostanzialmente invariati (pari al 34,5 sul totale delle imprese intervistate), mentre il 20,2% delle imprese che ha utilizzato procedure informatiche nei rapporti con la Pa sostiene di avere registrato un incremento dei costi (era l'11,5% nell'ultima rilevazione).