Il governo rivaluta il 68' ''Lavorare meno, lavorare tutti!''

22 Dicembre 2008   12:55  

Lavorare anche meno, pur di lavorare tutti”. Maurizio Sacconi, ministro del Lavoro, sintetizza cosi’, in un’intervista a “La Repubblica”, il piano del governo per salvare i posti di lavoro messi a rischio dalla crisi. E sull’ipotesi che il Governo intenda quindi seguire la strada della settimana corta indicata dal Cancelliere tedesco, Angela Merkel, Sacconi afferma ancora: “A differenza della Germania noi abbiamo gia’ un robusto sistema di ammortizzatori sociali che ci consente di spalmare un minor carico di lavoro su piu’ persone. Questa e’ la funzione della cassa integrazione a rotazione e non a zero ore, e della stessa cassa integrazione ordinaria”. Sacconi inoltre conferma che il piano prevederebbe che una persona potrebbe lavorare quattro giorni e gli altri due restare in cassa integrazione, e spiega: “Si’: si puo’ andare in cassa integrazione per una parte della settimana e lavorare per la restante. Ma penso anche ai contratti di solidarieta’”. Questo “vuole dire anche -continua Sacconi- meno salario ma non dimentichiamoci che ci sara’ l’integrazione del sostegno al reddito. Alla fine la perdita sara’ minima”. E se i contratti di solidarieta’ non hanno avuto mai successo, Sacconi sottolinea che “e’ andata” un po’ cosi’ “perche’ nel passato sono stati utilizzati solo quando per l’azienda non c’era alternativa al ridimensionamento”. “Vogliamo evitare esattamente questo. Per farlo -aggiunge- si deve ancorare il lavoro alle imprese”.
“Dobbiamo evitare -continua Sacconi- di dare vita a un sistema di self service per la cassa integrazione che non puo’ trasformarsi in un rubinetto sempre aperto. In questo modo l’azienda diventa “irresponsabile” e al primo segnale di crisi fugge dalle proprie responsabilita’ e taglia anche il suo capitale umano che, invece, e’ il patrimonio fondamentale per rilanciarsi. Questo sara’ il tema centrale del G14 che terremo a Roma il 29 marzo perche’ si deve guardare alla dimensione umana della crisi non solo agli aspetti finanziari”. Riguardo la possibilita’ che le imprese possano approfittare della crisi, il ministro Sacconi dice “che non possono rinunciare a fare tutto il possibile per non perdere l’asset fondamentale del capitale umano”. Quindi, Sacconi interviene cosi’ su quanto detto dal premier Berlusconi riguardo l’istituzione di un’Authority che vigilera’ sulla concessione della cassa integrazione: “Stiamo pensando a un’unita’ di crisi del ministero del Lavoro collegata, per la parte di sua competenza, con il dicastero dello Sviluppo economico. Il nostro obiettivo, ripeto, e’ quello di ancorare le persone alla dimensione produttiva. Per farlo serve un accordo di straordinaria e leale collaborazione con le Regioni e poi con le parti sociali: un patto per proteggere le persone”.

 


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