Il nuovo Consiglio regionale: analisi e nomi

16 Dicembre 2008   08:37  

Circoscrizione Chieti

PDL Argirò Nicola, De Fanis Luigi, Febbo Mauro, Nasuti Emilio

LA SINISTRA Caporale Walter

PD Caramanico Franco, D'Alessandro Camillo

IDV Palomba Paolo, Paolini Lucrezio

RIALZATI Prospero Antonio

UDC-UDEUR Menna Antonio

 

Circoscrizione L'Aquila

PDL Stati Daniela, Di Bastiano Walter, Ricciuti Luca

PD D'Amico Giovanni, Di Pangrazio Giuseppe

RIALZATI Di Paolo Angelo

IDV Milano Gino

MPA De Matteis Giorgio

UDC-UDEUR Terra Luciano

 

Circoscrizione Pescara

PDL Castiglione Alfredo, Pagano Nazario, Sospiri Lorenzo, Verì Nicoletta

PD Sclocco Marinella, Di Luca Giuseppe

IDV Sulpizio Camillo

RIALZATI Masci Carlo

RIFONDAZIONE Acerbo Maurizio

PDCI Saia Antonio

 

Circoscrizione Teramo

PDL Di Matteo Emiliano, Gatti Paolo, Morra Giandonato, Venturoni Lanfranco

PD Ruffini Claudio, Di Luca Giuseppe

IDV Di Stanislao Augusto

Dal listino sono eletti: Chiodi, Chiavaroli Federica, Giuliante, Tagliente, Del Corvo, Rabbuffo, Petri, Chiavaroli Riccardo

 

Andiamo dunque ad analizzare questi dati, spulciando nelle liste per vedere gli sconfitti eccellenti, i giovani alla ribalta e le sorprese di queste elezioni, che definiscono quello che sarà il parlamento regionale, speriamo, per i prossimi cinque anni.

Partiamo dal collegio provinciale di Chieti, dove nel Pd è primo degli eletti, superando anche l'assessore uscente Caramanico, Camillo D'Alessandro, solo quinta la consigliera uscente La Morgia, non rieletta. Non ce la fa neanche l'assessore del Comune di Chieti Luigi Febo. Nel Pdl è primo degli eletti l'ex presidente della Provincia Febbo, nulla da fare, a meno di scorrimento della lista in caso di nomine di assessori, neanche per Pasquale Di Nardo e Emilia De Matteo, consigliere al Comune di Chieti. Ottimo il risultato di Rialzati Abruzzo, che conquista l'8 per cento eleggendo Antonio Prospero; l'Mpa pur conquistando il risultato migliore della Regione insieme al collegio dell'Aquila non elegge alcun consigliere. Risultato che fa rabbrividire quello dell'Italia dei Valori, che seppur di uno 0,3 per cento supera il Pd, eleggendo lo stesso due consiglieri, riconfermato l'uscente Paolo Palomba, secondo Lucrezio Paolini, nulla da fare per l'assessore comunale El Zhobi.

In provincia di Pescara l'unico eletto del Pd è la capogruppo alla Provincia Marinella Sclocco, per lei evidentemente hanno fatto la differenza i voti di Donato Di Matteo, così come hanno fatto la differenza, al contrario, per Enrico Paolini che si ferma ad un misero quarto posto. È fuori clamorosamente anche il presidente del Consiglio regionale Marino Roselli, nel 2005 eletto con 15696 voti e che oggi si ferma a 4038.

La Sinistra non riesce ad eleggere Gianni Melilla, per la prima volta fuori dalle istituzioni: i suoi cinquemila voti del 2005 si sono ridotti a 1313, più di Caporale che viene però eletto perchè il seggio è scattato in provincia di Chieti.

Ottimi i risultati, nel Pdl ma anche nel complesso, dei big pescaresi Castiglione e Pagano, entra in Consiglio anche il giovane Lorenzo Sospiri, figlio d'arte, e la consigliera comunale Nicoletta Verì. Non hanno pagato i cambi di casacca per Maurizio Teodoro, che con 3705 voti (nel 2005 con La Margherita furono 8649) non è eletto.

In provincia di Teramo nel Pdl buon risultato per Giandonato Morra, commissario del Parco Gran Sasso-Monti della Laga. Nulla da fare per l'uscente Benigno D'Orazio, dopo una parentesi con La Destra candidato nella lista Rialzati Abruzzo, passato dai 5301 voti del 2005 agli attuali1803. Nel Pd si conferma la forza elettorale dell'ex presidente della Provincia Ruffini, eletto con 6648 voti. Non ce la fa l'ex sindaco di Teramo Angelo Sperandio. Confermato Augusto Di Stanislao, seppur con un modesto risultato per quanto riguarda le prefernze: 2996. Pessima performance per l'assessore uscente Betty Mura, che raccoglie appena 349 voti.

La provincia dell'Aquila non è da meno in quanto a sorprese: è fuori Antonio Verini, stravotato nel 2005 (8370 voti), che candidato con Rialzati Abruzzo raccoglie 2518 voti. Nel Pd ci sono le sosprese più grandi: sono fuori l'assessore uscente Srour e l'ex vice presidente del Consiglio regionale, il delturchiano Pisegna, viene confermato Giovanni D'Amico, sotto l'occhio del ciclone nelle ultime settimane per le stabilizzazioni dei portaborse in Regione.

La città dopo la negativa esperienza del 2005, vede tre eletti e tutti del centro destra: Ricciuti e De Matteis e Giuliante presente nel listino. 

Il dato nel complesso evidente, è che l'elettorato del Partito democratico non ha preferito Costantini, pur dando la preferenza ai propri candidati consiglieri: Chiodi prende una percentuale maggiore delle proprie liste, Carlo Costantini prende meno dei partiti che lo sostenevano, ed è difficile credere che l'Idv o i partiti della sinistra abbiano votato o fatto votare il candidato presidente del centro destra.

(MS)


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