Il politico avrebbe "spinto" per la restituzione della patente all'amico del figlio

Sarebbe indagato vice pres. della provincia di Teramo

19 Aprile 2011   19:20  

E' nell'occhio del ciclone il vicepresidente Pdl della Provincia di Teramo, Renato Rasicci, il cui nome compare in un'inchiesta su un presunto abuso d'ufficio per aver "spinto" la restituzione di una patente sospesa per guida in stato di ebbrezza a un amico del figlio.

"Non ho ricevuto alcuna comunicazione dalla magistratura e che ci sia un'indagine su di me mi pare cosa strana - ha commentato all'Ansa Rasicci - : quella sera non è accaduto nulla di particolare.

Non c'é stata alcuna pressione. Sono intervenuto perché in quella comitiva c'era anche mio figlio. Alcuni giorni dopo ho chiesto informazioni al prefetto circa la procedura per richiedere la restituzione temporanea della patente, prevista per alcune tipologie di lavoratori come, appunto, l'amico di mio figlio: il modulo è scaricabile da Internet e così lui ha fatto.

Altra cosa è il procedimento penale nei suoi confronti: se ha preso una multa è perché era giusto che la prendesse". L'episodio al centro dell'inchiesta è accaduto nell'agosto scorso a Tortoreto Lido (Teramo).

La Procura ha aperto un fascicolo per abuso d'ufficio e minaccia a pubblico ufficiale, perché il vicepresidente nonché assessore provinciale alle politiche sociali, avrebbe intimato al poliziotto della stradale che stava effettuando i controlli con l'etilometro, di restituire la patente al giovane, altrimenti avrebbe provveduto lui dopo pochi giorni.


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