Il sindaco di Giulianova: temo esondazioni, chi non ha fatto nulla si assumerà le responsabilità''

12 Settembre 2012   13:56  

“Bombe d'acqua”, cioè rovesci di ingenti quantitativi di acqua in un tempo relativamente breve. Le teme il sindaco Francesco Mastromauro con l'approssimarsi dell'autunno, stagione che per i meteorologi è tradizionalmente instabile e in cui sono frequenti i temporali di forte intensità. “Sulla scorta delle previsioni meteo, per giovedì si indicano piogge, che dovrebbero aumentare di intensità già il giorno successivo. Io non so cosa ci riserverà l'autunno, sotto il profilo climatico. Ancor meno l'inverno.

Non sono incline agli allarmismi, ma nemmeno alle sottovalutazioni”, dice il sindaco. “Dio non voglia che tornino i temporali terribili del marzo 2011; non oso immaginare cosa accadrebbe in caso di esondazione, ora che mancano gli argini. Abbiamo chiesto più volte, testardamente, a chi ha il compito giuridico di farlo, cioè Regione, Provincia e Genio Civile, di provvedere al ripristino e alla messa in sicurezza degli argini. Abbiamo convocato tavoli tecnici, come quello del 5 dicembre 2011; chiesto ed ottenuto sopralluoghi; alzato la voce per i progetti finanziati con i fondi FAS che non contemplavano le opere per ripristinare i nostri argini.

E poiché la richiesta di interventi di somma urgenza da noi avanzata a Provincia e Regione il 7 novembre 2011 non ebbe alcun esito”, continua Mastromauro, “come Comune provvedemmo il 19 novembre successivo alla rimozione, nel tratto giuliese del fiume Salinello, dei tronchi di alberi, dei rami e di ogni altro materiale ingombrante trasportati dalla piena verificatasi in occasione del nubifragi di marzo. Ma il nostro livello di guardia è stato sempre altissimo.

E così il 23 aprile scorso abbiamo organizzato in Comune l'incontro con Genio Civile, ANAS e Ferrovie dello Stato.

E' vero – prosegue il sindaco - che a maggio sono stati realizzati i lavori per il ripristino delle condizioni di deflusso del corso d’acqua del fiume Salinello. Ma è anche vero che quell'intervento non è assolutamente risolutivo perché manca ancora la sistemazione definitiva degli argini in corrispondenza del cosiddetto “villaggio Marlboro”.

E in proposito il 5 settembre scorso ho firmato insieme con l'assessore Forcellese una nota indirizzata al Genio Civile evidenziando come l’asimmetria degli argini, rispetto all’asse dell’asta fluviale, immediatamente a valle del ponte ferroviario sul fiume Salinello, metta fortemente a rischio, in caso di piena, l’integrità dell’argine del fiume in destra idraulica, relativamente al versante di Giulianova.

Un rischio tanto maggiore – conclude Mastromauro - se si tiene conto che a tutt’oggi esso è fortemente compromesso nel tratto eroso dall’alluvione del 2011. Chiaro è che chi aveva il dovere di provvedere e non ha fatto nulla sino ad ora, se ne assumerà ogni responsabilità. Sperando ovviamente che nulla accada”.


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