Il sindaco sul caso (o casa) Di Gregorio: valuteremo...

13 Gennaio 2011   14:08  

Come mi rifaccio casa agibile, e anche più grossa cambiando una lettera.

Fa discutere e crea sconcerto in città l'esito dell'inchiesta della procura dell'Aquila condotta dal Reparto operativo dei carabinieri che portato ad indagare quattro persone per abuso di ufficio e violazioni delle norme di edilizia : Bruna Mastrantonio, il figlio Mario Di Gregorio, dirigente del servizio Emergenza terremoto del Comune dell'Aquila ed ex dirigente del settore Opere pubbliche, Luca Pelliccione, geometra comunale, Giovan Battista Masucci, progettista che ha seguito i lavori di ricostruzione dell'edificio.

Sottintendendo la presunzione di innocenza dei quattro, questi i fatti e reati contestati:
A seguito del terremoto, abitazione della signora Bruna Mastrantonio, nel quartiere di Valle Pretara, era stata classificata A cioè agibile.

Poi la sua scheda, in modo illegittimo secondo al procura sarebbe diventata E, cioè con gravi danni strutturali, Quindi in tempi record, che le altre migliaia di terremotati con casa distrutta neanche si sognano. l'abitazione è stata abbattuta e ricostruita.

Non solo: sempre stando alle indagini, alla donna, proprietaria della casa, si contesterebbe non solo il raddoppio della cubatura rispetto al precedente fabbricato, ma anche di aver ottenuto un finanziamento di 450 mila euro di cui solo 200 mila realmente spesi. Il tutto sempre secondo l'accusa, con la complicità del figlio e degli altri inquisiti.

L'abitazione è stata posta sotto sequestro. L'avvocato di Mario Di Gregorio difende il suo assistito affermando che si tratta solo di un grosso equivoco. E dice il diretto interessato: ''Attendo con tranquillità l'esito delle indagini in corso, ricordando che sul territorio comunale risultano revisionati circa 700 primi esiti di agibilità di tipo A. Informo tutti infine che ad oggi il Comune dell'Aquila non ha erogato né riconosciuto contributi per pratiche di ricostruzione totale.

Mario Di Gregorio lo ricordano era già stato implicato con l'accusa di turbativa d'asta nell'ambito dell'inchiesta sui lavo metropolitana di superficie dell'Aquila. Come si comporterà il comune dell'Aquila, aquila misure adotterà davanti a questa nuova inchiesta che coinvolge il suo alto dirigente. Lo abbiamo chiesto al sindaco Massimo Cialente che risponde al nostro microfono. In modo molto articolato e cauto.


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