Il tecnico della Protezione Civile arrestato è Rocco Ragone, 51 enne barese

03 Aprile 2013   16:14  

I domiciliari sono stati disposti nei confronti del maresciallo Rocco Ragone, 51 anni, di Mola di Bari.

L'uomo, in qualità di sottufficiale dell'Esercito, era stato chiamato a far parte della task-force denominata "Gran Sasso". Si tratta, in particolare, dell'aliquota militare creata per la verifica dell'esecuzione dei lavori di costruzione dei Map per il rispetto delle Ordinanze emanate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e delle tecniche di progettazione emanate dal Dipartimento della Protezione Civile.

Ragone, incaricato di pubblico servizio, aveva "ampia capacita' di gestione degli appalti per la costruzione dei Map", seppur sotto il controllo di superiori gerarchici. Le presunte irregolarita' sono state riscontrate sui Moduli Abitativi Provvisori di Cansatessa, San Vittorino e Tempera 2 (n. 2 e n. 4).

Le persone indagate, si è poi appreso, sono in tutto dieci (compreso Ragone) due delle quali coperte da 'omissis'. Si tratta di Luigi Giammarino, 40 anni, di Atri (Teramo) residente a Montefino (Teramo); Maria Savini, 36 anni, nata a Teramo, residente a Isola del Gran Sasso (Teramo); Mauro Rinvenuto, 51 anni, nato a Vittorito (L'Aquila), residente a Pratola Peligna (L'Aquila); Alvaro Tollis, 50 anni, nato e residente a Sulmona (L'Aquila); Massimo Di Donato, 51 anni, nato e residente a Teramo, coinvolto in qualità di procuratore speciale della "Meg Costruzioni Srl"; Giancarlo Di Bartolomeo, 46 anni, di Teramo, amministratore unico della "Meg Costruzioni Srl; Nicola Gioscia, 62 anni, nato a Laurenzana (Potenza) e residente a Tito Scalo (Potenza).


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