Un uomo anziano decede allo Spallanzani per infezione da West Nile, regione Lazio conferma seconda vittima e intensifica misure di sorveglianza e prevenzione estiva.
Dall’Istituto Spallanzani di Roma giunge la notizia della seconda vittima da virus West Nile nel Lazio nel corso del 2025: si tratta di un uomo di 77 anni, deceduto all’alba del lunedì 28 luglio, affetto da comorbidità croniche e reduce da un trapianto cardiaco. Secondo le prime informazioni, il paziente abitava nella provincia di Latina e aveva soggiornato recentemente a Baia Domizia (Caserta).
La prima vittima, una donna di 82 anni residente a Nerola (Roma), era deceduta il 20 luglio all’ospedale di Fondi per complicanze neurologiche dovute all’infezione, nonostante l’assenza di patologie pregresse. Al 20 luglio, il Ministero della Salute con l’ISS segnalava 10 casi confermati in Italia, sette dei quali nel Lazio (tutti nella provincia di Latina) con un solo decesso accertato fino a quella data.
Le ultime rilevazioni indicano un incremento dei contagi: si attestano ad oggi tra 28 e 32 casi confermati nella sola regione Lazio, con due decessi totali nel 2025, mentre le infezioni si stanno identificando anche in Piemonte, Emilia‑Romagna, Veneto, Campania, Puglia e Sardegna.
Il contesto epidemiologico è caratterizzato dalla natura autoctona dei contagi: le infezioni si verificano in aree residenziali della provincia di Latina, senza collegamenti tra i casi, sostenute dalla zanzara Culex pipiens che trasmette il virus dopo aver morso uccelli vettori o animali come cavalli.
Sanità e istituzioni regionali hanno attivato una serie di misure precauzionali: disinfestazioni mirate entro 200 metri dai focolai larvali, sensibilizzazione dei medici e dei veterinari, controlli sulle donazioni di sangue e trapianti, oltre a una campagna informativa rivolta alla cittadinanza sul rischio delle punture di zanzara.
Gli esperti sottolineano che, sebbene la maggioranza delle infezioni sia asintomatica, circa il 20 % dei soggetti manifesti febbre o malessere generale, mentre meno dell’1 % sviluppi forme neurologiche severe che possono sfociare in coma, paralisi o morte, soprattutto tra gli anziani o soggetti fragili.
In conclusione, il decesso del paziente di 77 anni aggiunge un nuovo capitolo a una situazione già allarmante: il Lazio resta al centro del monitoraggio nazionale del West Nile Virus, mentre sono in corso interventi diffusi per contenere l’epidemia e tutelare la popolazione.