Il web e i giovani, il commissario Santella: "Internet è una finestra, da cui può entrare di tutto"

"I genitori siano vicini ai loro figli"

29 Maggio 2013   15:40  

Stamane è stato presentato il risultato della ricerca “Internet Radio e minori” promossa dal Corecom Abruzzo con l'ausilio di Territorio Sociale.

I giovanissimi coinvolti nella ricerca sono stati 200, di età compresa tra gli 11 e i 13 anni: frequentano moltissimo il web, lo fanno per socializzare, per divertirsi, ma i rischi ci sono.

Come ha spiegato la psicologa Giorgia Manilla, il cyberbullismo c'è, e i ragazzi lo praticano spesso non comprendendo le conseguenze delle proprie azioni.

Abbiamo incontrato il Sostituto Commissario Attilio Santella, responsabile della sezione di Polizia Postale dell'Aquila.

"Le nuove generazioni, i cosiddetti "nativi digitali" - spiega Santella- hanno naturalezza nell'uso delle tecnologie, spesso i gentiori non sono in grado di insegnare e i ragazzi fanno da soli, questo è pericoloso. Internet non è virtuale, è una finestra aperta sul mondo, finestra da cui può entrare di tutto".

Ai gentiori l'invito a tenere alta l'attenzione: "Anche quando un ragazzo è da solo in camera - avverte il sostituto commissario- se è su internet non è solo. I gentiori devono compiere lo sforzo di alfabetizzarsi sull'argomento ptrebbero farsi insegnare dai figli l'uso dei social network, coì da non essere distanti. Se il ragazzo ha problemi allora sa che può parlarne con i genitori".

E sul cyberbullismo Santella non è allarmato, ma avverte: "Il fenomeno non è allarmante, ma forse sono molti a non denunciare, perché spesso ciò che accade on line non viene denunciato, perché considerato solo virtuale, questo è assolutamente sbagliato".

di Barbara Bologna


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